Questa attività di rintraccio ha determinato l’irrogazione, da parte dell’Ufficio Immigrazione, di sessantuno provvedimenti di espulsione.
Tra questi, ventisette cittadini stranieri dal profilo criminale meno gravoso sono stati destinatari del decreto di espulsione e della contestuale intimazione a lasciare il territorio nazionale.
Invece, gli altri trentaquattro cittadini stranieri, protagonisti dei reati più gravi e dei fatti illeciti che hanno destato allarme sociale, sono stati accompagnati dal personale della Questura presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri, in vista del rientro effettivo nei Paesi di appartenenza. I casi più recenti sono quelli di due giovani cittadini tunisini.
Il primo, denunciato più volte per spaccio di droga e con divieto di dimora in un Comune fuori Regione, aveva deciso di trasferirsi a Bolzano è stato individuato proprio presso i Giardini della Stazione.
L’altro, denunciato per aver commesso furti ai danni di esercizi commerciali della città e condannato, oltre che per furto, per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, è stato controllato in un’area abbandonata lungo il fiume Isarco. Entrambi sono stati accompagnati in un Centro per i Rimpatri del Nord Italia e rimpatriati in Tunisia.