Val Daone - Turismo, ambiente, sostenibilità: in val Daone il nuovo appuntamento del Parco Naturale Adamello Brenta per il ciclo ParcOn Air.
Perché una realtà come il Parco Naturale Adamello Brenta deve occuparsi di turismo? E più in generale: quale turismo è auspicabile oggi nei territori di montagna, in particolare nelle aree protette del Trentino, con le loro straordinarie bellezze naturalistiche ma anche con i loro fragili equilibri ambientali? Queste le domande sottese al nuovo appuntamento di ParcOn Air, organizzato oggi in val Daone dal Parco Naturale Adamello Brenta, in collaborazione con Radio Dolomiti. Alla tavola rotonda, la terza del ciclo, hanno partecipato il presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Walter Ferrazza, l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, la dirigente del Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia Angiola Turella, il presidente del Consorzio Borgo Vivo (San Lorenzo Dorsino) Alberto Bosetti, la docente di Marketing turistico dell’Università di Trento Mariangiola Franch, la sindaca di Valdaone Ketty Pellizzari e il presidente dell’APT Campiglio Tullio Serafini. Molte le idee e le sollecitazioni emerse nel corso del dibattito, che ha registrato una sostanziale comunità di vedute, ma anche di intenti, perché, come è stato ripetuto più volte, oltre a concordare sulla necessità di puntare su un turismo di qualità, che valorizzi l’ambiente e che sia in grado di offrire sia ai visitatori (compresi i trentini) che ai residenti, esperienze autentiche, soddisfacenti, piene di contenuti, bisogna anche saper fare. Il che significa affrontare sfide come la mobilità sostenibile, o la distribuzione dei flussi turistici nel tempo (non solo luglio e agosto, quindi) e nello spazio (alla scoperta di tutte le valli e tutti gli angoli significativi dei parchi, non solo quelli tradizionalmente più gettonati). E significa anche saper dire qualche no.
La sostenibilità tocca “mondi” diversi: è al tempo stesso ambientale, sociale, ed economica. E’ possibile tendere ad obiettivi di sostenibilità quando si parla di turismo? In realtà, come sottolineato dai relatori che si sono susseguiti all’interno del Palaorso, la struttura mobile del Parco che viene appositamente allestita per questi appuntamenti, lo si sta facendo da tempo. Sia a livello teorico, e programmatorio, sia nelle scelte concrete. Persino registrare, a volte, numeri più bassi, in termini di ingressi, non è più necessariamente un tabù, perché, lo si è verificato anche recentemente, ciò può tradursi in realtà in entrate maggiori. In generale, comunque, la montagna sarà sempre di più una meta appetibile per un numero crescente di persone, provenienti sia dal resto dell’Italia (e del mondo) sia anche dalle città del Trentino.