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Maltempo: in Trentino colpite la Val del Chiese e Bassa Rendena

Porte di Rendena (Trento) - Maltempo: colpite in particolare modo la Val del Chiese e la Bassa Rendena. L’ondata di maltempo ha prodotto nella mattinata odierna i suoi principali effetti: a Verdesina, frazione del Comune di Porte di Rendena, uno smottamento di fango e detriti proveniente dal versante che sovrasta l’abitato ha coinvolto due case, che sono state evacuate.

Sono 19 le persone sfollate.


Quest’ultimo è il risultato di altre colate storiche che nei secoli vi si sono riversate, tra cui quelle del secolo scorso (1906, 1960, 1966) e quella descritta dallo storico locale per eccellenza, il padre cappuccino Cipriano Gnesotti, che narra come il 17 marzo del 1795, verso le ore 22, “il Reblac o sia Rio bianco in Storo ha arrenate a centinaja, anzi a migliaja di pertiche, li prati, campi, ed Arbori ad esso Rio sottoposti”.A quell’epoca il cono di deiezione del rio Bianco ospitava quasi esclusivamente coltivazioni agricole e castagneti, oggi invece include numerose abitazioni, che grazie alle opere di prevenzione realizzate a partire dalla fine dell’Ottocento, e in particolare a quelle ultimate nel 2017, non hanno subito danni.


La temporanea interruzione subita dalla strada statale 239 del Caffaro in località Sottovillo – invasa dal fango proveniente dal rio Bianco – rientra nel concetto di “rischio residuo”, poiché attraverso le opere di difesa non si può conseguire un utopico “rischio zero”. A fronte di eventi di tale dimensione, alle fasi di prevenzione (tramite le opere di difesa realizzate sul territorio, che anche in questa occasione hanno manifestato tutta la loro importanza) e di previsione (tradotta nei bollettini e nelle allerte meteo) devono seguire quelle di gestione e di superamento dell’emergenza, che vedono ora impegnata la Protezione civile trentina nelle sue componenti professionali e del volontariato, a partire dai Vigili del fuoco locali, che grazie alla loro presenza capillare sul territorio trentino sono i primi ad accorrere al manifestarsi delle emergenze.

Ultimo aggiornamento: 01/04/2024 18:39:24
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