Madonna di Campiglio - Un cammino di 100 chilometri in alta quota da coprire in sei giorni, per abbattere i pregiudizi: come quello secondo il quale la possibilità di gustare le bellezze e la magia della montagna è una possibilità riservata a chi ha il dono della vista.
Nulla di più falso. E, per dimostrarlo, un gruppo di non vedenti ripercorrerà lo storico Cammino di San Vili, da Madonna di Campiglio fino a Trento. Nella foto @fototeca APT Campiglio - PH. S.Mondino.
Un’esperienza di grande arricchimento, sia per i non vedenti che per i vedenti, che insegna a “vedere” la disabilità come un valore aggiunto. E per imparare che la montagna non si vive solo con gli occhi. Ma si cammina, si respira, si ascolta.
L'iniziativa, “Cammino San Vili Special Week” dal 20 al 26 giugno, è organizzata da Natourism su incarico del Parco Fluviale della Sarca e dalla cooperativa sociale ABC IRifor del Trentino, che da anni si occupa di disabilità visiva e uditiva e grazie alla collaborazione delle Aziende per il Turismo Madonna di Campiglio, Garda Dolomiti, Dolomiti Paganella e Trento Monte Bondone, Casse Rurali Trentine, CAI-SAT, Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, Montura, Dolomiti Open e Dolomiti Energia come partner di sostenibilità dell’evento.
“Chi l'ha detto che la montagna, e soprattutto il trekking montano, è qualcosa riservato esclusivamente a noi vedenti?” si domanda Maura Gasperi consulente del Parco Fluviale della Sarca e coordinatrice dell’evento “Con questa iniziativa vogliamo dimostrare che è un luogo meraviglioso anche per i non vedenti. E anzi, vogliamo anche dimostrare che i territori che investono nel turismo accessibile hanno un valore aggiunto che può trasformarsi in crescita sociale ma anche in ritorno economico”.
Attività ed ospiti speciali
Durante il percorso, che la leggenda narra sia quello fatto da San Vigilio, patrono di Trento, la natura ovviamente sarà protagonista: i cento chilometri del cammino si snodano tra sentieri, strade forestali, piste ciclabili e vecchie strade di montagna. Attraversano valli e ampie aree prative al cospetto delle Dolomiti di Brenta, oltre che paesaggi terrazzati coltivati a ortaggi.