A fruire del progetto saranno tutte le persone con motricità ridotta, sia turisti che abitanti della Valle Camonica, che potranno percorrere un intero percorso, o in caso di necessità di parti di esso, che attraversa completamente il territorio della valle.
Nello specifico, l’iniziativa vuole per prima cosa verificare il livello di inclusività ed accessibilità del Cammino di Carlo Magno, un itinerario sempre più frequentato da turisti che percorrono in maniera particolare soprattutto la fascia originale e Camuna che da Lovere (Bergamo) porta a Ponte di Legno (Brescia).
LE AZIONI - Nel dettaglio, il progetto opererà attraverso due filoni: da una parte gli educatori delle realtà coinvolte (Spazio Autismo e Cooperativa Azzurra e Il Cardo, in collaborazione con gli ideatori del Cammino di Carlo Magno) percorreranno con le persone con disabilità cognitive, sociali e motorie il sentiero, verificando di persona sia il grado d’inclusività e accessibilità del percorso sia quello delle strutture ricettive che si incontreranno durante il tragitto; dall’altra si lavorerà per aggiungere e ideare percorsi alternativi utili a garantire una fruizione maggiormente accessibile del cammino originale.
Il progetto si compone di quattro azioni distinte: la mappatura di inclusività e accessibilità del cammino di Carlo Magno, che verrà effettuata da utenti e operatori di Spazio Autismo, Il Cardo e Azzurra. Questo team, in collaborazione con i creatori del Cammino di Carlo Magno, si occuperà di pianificare e realizzare il viaggio di verifica. In seguito, qualora necessario, si individueranno deviazioni legate sia ai percorsi che ai luoghi per il pernottamento, qualora qualcosa non risulti accessibile. In un secondo momento, tutte le soluzioni possibili verranno mappate e condivise; la formazione degli operatori coinvolti affinché possano utilizzare l’app “Outdoor Active” per raccogliere dati sull’accessibilità, di cui si occuperà Sentieri Accessibili elaborandoli e gestendoli; il monitoraggio delle varie fasi del progetto, da parte della cabina di regia costituita da Solco Camunia, Il Cardo, Cooperativa Azzurra e gli ideatori del "Cammino di Carlo Magno" che – per tutta la durata - si occuperà di monitorare il buon funzionamento delle azioni e il raggiungimento degli obiettivi; la comunicazione delle azioni, da parte di Sol.Co Camunia. Questa verrà promossa tramite la creazione, gestione e rielaborazione delle informazioni emerse dal progetto. Ad ospitare questi contenuti saranno le pagine www.vallecamonicaccessibile.it, www.sentieriaccessibili.it e www.camminodicarlomagno.it. Tutte le pagine social delle realtà coinvolte, coordinate da Sol.Co Camunia, comunicheranno informazioni e contenuti dai momenti preparatori alla mappatura, allo svolgimento ed infine diffonderanno quanto emerso.
Inevitabilmente, la realizzazione di un progetto di questa natura porterà al coinvolgimento di destinatari indiretti individuabili nelle comunità residenti nelle zone limitrofe al sentiero e nei cittadini che – trovandosi come abitualmente accade – a percorrere alcuni tratti di esso, condivideranno il proprio cammino con educatori ed utenti con disabilità scoprendo il valore e l’importanza di vivere in contesto maggiormente accessibile e inclusivo.
Il macro obiettivo che Una montagna per tutti, sul sentiero di Carlo Magno si pone, è quello di contribuire, un pezzettino alla volta, a rendere accessibile la Valle Camonica e a diffondere e promuovere una cultura dell’accessibilità, principale ambizione del progetto più ampio denominato “Valle Camonica X tutti” in capo a Sol.Co. Camunia e Comunità Montana di Valle Camonica.
"Queste piccole progettazioni, che cerchiamo di attivare con costanza e forza, vogliono dichiarare il senso di responsabilità verso il territorio, rimarcando da un lato il ruolo fondamentale delle nostre cooperative sociali e aiutando dall’altro a contribuire nella diffusione di una cultura dell'accessibilità - sottolineano i promotori -. Un obiettivo primario sarà il coinvolgimento, sia formale che informale, di singoli e realtà del territorio in modo da attivare in maniera capillare il tessuto sociale della Valle Camonica con l’obiettivo di incrementare la qualità della vita di tutte le persone con capacità motorie ridotte".