Brescia – Doveva essere dicembre, poi siamo passati a gennaio, ora un altro rinvio sul fronte dei vaccini Covid? “Improbabile che il prossimo gennaio si possa già iniziare con la somministrazione dei vaccini, almeno non quelli prodotti da AstraZeneca e da Oxford”. Il commento è di Silvio Garattini nel corso di un’intervista a ‘Il Messaggero’.
Il farmacologo e presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano Silvio Garattini specifica: “probabilmente aspetteremo un po’ di più, specialmente dopo quest’ultimo pasticcio”, anche se errori nei dosaggi “sono cose che possono succedere quando si fa ricerca. Il pasticcio di Astrazeneca è più che altro comunicativo: non si può e non si devono divulgare informazioni così importanti tramite comunicati stampa o interviste sui media. Ritengo più opportuno iniziare magari le vaccinazioni un mese dopo avendo in mano tutti i dati, che un mese prima con qualche incertezza”.
È possibile anche che il vaccino non funzioni o che non sia così sicuro? “Non penso affatto. Ma con pasticci comunicativi di questo tipo, è una domanda che si faranno miliardi di persone. Per questo ritengo debbano intervenire i governi: visto che questi vaccini hanno ricevuto finanziamenti pubblici sostanziosi, i governi devono pretendere che i risultati delle sperimentazioni vengano pubblicati per intero su riviste scientifiche. Bisogna porre fine a questa assurda gara a chi arriva prima al vaccino. Non ha senso. Arrivare per primi non rappresenta un vantaggio per l’azienda perché nessuna di queste aziende è al momento in grado di produrre e distribuire dosi sufficienti del vaccino. Non sarà solo un’azienda a poterle fornire”, conclude.