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Un pellegrinaggio a piedi in ricordo di don Pierluigi Murgioni

Organizzato dal gruppo di don Battista Dassa, con interventi di Anselmo Palini

Collio (Brescia) - Da alcuni anni don Battista Dassa, attuale parroco dei paesi bresciani di Collio e di San Colombano, in passato a Ponte di Legno, da cui è partito a piedi quando ha fatto il suo ingresso in alta Valle Trompia), ha costituito un gruppo con il nome di "Dio cammina a piedi".

In questi anni ha già organizzato vari pellegrinaggi nel bresciano, ma non solo, supportato dal punto di vista organizzativo da Lucia Bianchini. Sono stati ad esempio organizzati pellegrinaggi nei luoghi di don Mazzolari, di don Milani; poi in Sicilia sulle strade percorse da don Pino Puglisi e in Puglia nei luoghi di don Tonino Bello, in Italia centrale sulle orme di San Benedetto e anche tra Austria e Germania per ricordare Franz Jagerstatter, obiettore di coscienza all’esercito tedesco al tempo di Hitler, e i ragazzi della Rosa Bianca. E molti altri pellegrinaggi ancora.

Ora ecco la proposta di un pellegrinaggio per ricordare don Pierluigi Murgioni, il sacerdote bresciano missionario Fidei Donum in Uruguay, che pagò con oltre cinque anni di carcere e di torture la sua fedeltà al vangelo di pace e di giustizia. In un paese retto da una dittatura militare, parlare di pace e di giustizia era considerato sovversivo e per questo don Murgioni venne arrestato e imprigionato. Espulso dal Paese latinoamericano, senza avere avuto un processo, ritornò Italia riprendendo la propria attività pastorale in diocesi di Brescia. Morì a soli cinquantun anni il 2 novembre del 1993. Il pellegrinaggio, cui parteciperanno una trentina di persone, toccherà i luoghi che hanno visto la presenza di don Pierluigi.


Partenza venerdì 4 ottobre dalla parrocchia di San Faustino a Brescia, una parrocchia dove don Pierluigi prestò il proprio servizio per quattro anni una volta tornato in Italia, fra il 1978 e il 1982, accanto a don Renato Monolo, un sacerdote che gli fu sempre vicino e sempre lo sostenne, andandolo a trovare anche in carcere in Uruguay. Prima della partenza, la Santa Messa nella chiesa di San Faustino e poi la testimonianza di don Saverio Mori, che fu compagno di seminario, di missione e, per alcuni giorni, anche di prigionia di don Murgioni. Sarà presente alla partenza e porterà la sua testimonianza anche Juan Baladan Gadea, musicista uruguayano che pagò il proprio amore per la democrazia e la libertà con oltre tredici anni di carcere. Juan era un caro amico di don Murgioni.

La prima tappa si concluderà dopo una ventina di km a Ghedi, dove don Murgioni è stato sacerdote collaboratore dal 1982 al 1988. Qui ci si incontrerà con quanti hanno potuto apprezzare l’azione pastorale di don Pierluigi, istituendo anche l’ “Opera don Murgioni”, che riuniva varie associazioni di volontariato.

Sabato 5 ottobre la seconda tappa: Ghedi-Gavardo, dove abitava la famiglia Murgioni e dove ancora abita il fratello Pino. Qui in serata, nella sede degli alpini, vi sarà la testimonianza di don Cesare Polvara, già missionario in Uruguay, di don Dario Guerra, già missionario in Argentina e di Pino Murgioni.

Infine domenica 6 ottobre l’ultima tappa: Gavardo-Gaino, dove don Murgioni è stato parroco nei suoi ultimi cinque anni di vita e dove è sepolto. La celebrazione eucaristica nella chiesa di Gaino concluderà il pellegrinaggio.

Nel corso delle serate vi sarà anche la possibilità di riflettere insieme sulle lettere che don Murgioni scrisse dalla missione in Uruguay e dal carcere, proposte da Anselmo Palini, autore di un libro su don Pierluigi, un libro che entro fine ottobre uscirà in una nuova edizione arricchita e ampliata grazie alla disponibilità di nuovi documenti e di nuove testimonianze.
Ultimo aggiornamento: 02/10/2024 19:39:55
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