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Trento: sociologo della salute, è la proposta dei consiglieri Demagri e Dallapiccola

Trento - Il sociologo della salute, figura di connessione tra società e sistema sanitario è stata depositata da parte dei consiglieri provinciali Paola Demagri e Michele Dallapiccola (nella foto) una mozione per impegnare la Giunta ad introdurre la figura del “Sociologo della salute” all’interno di tutti i contesti socio-sanitari del Trentino.


La proposta fatta dai consiglieri Demagri e Dallapiccola è legata alla necessità di avere delle figure che siano trasversali all’interno del sistema sanitario e che possano occuparsi del rapporto fra professionisti e pazienti e della correlazione fra la società, l’ambiente in cui si vive e le azioni del singolo cittadino.


Paola Demagri, prima firmataria del documento ha dichiarato: “Il sistema Sanitario trentino deve riuscire ad essere innovativo e al passo con i tempi, per questo crediamo che l’introduzione di una figura come il Sociologo della Salute sia un tassello importante per iniziare a considerare la sanità come un complesso di cose collegate alla società. In questi anni abbiamo visto come la società sia diventata centrale, ancora di più che in passato, nel compartecipare alla salute di tutti i singoli cittadini. Nei periodi più difficili della pandemia è parso evidente come solo un’azione coordinata e consapevole della società intera può limitare o espandere un problema sanitario. Ad esempio gli effetti della limitazione delle attività e dei rapporti interpersonali hanno inciso in maniera pesante sul benessere psico-fisico dei cittadini.

Questo, unito al fatto che le azioni anche solo di un singolo possono incidere sulla salute di tutti, ci evidenzia che è necessario mettere in rete tutti i cittadini e le istituzioni di servizi affinché questi operino in sinergia per la creazione di servizi multi professionali e interconnessi.”


La sociologia può offrire in questo caso il proprio contributo poiché è la scienza che si occupa di considerare gli eventi dal punto di vista sociale, mostrando e studiando le correlazioni fra la società, l’ambiente in cui si vive e le azioni del singolo cittadino.


Per tutte queste motivazioni – conclude Demagri – riteniamo che l’inserimento di questa figura nei contesti socio – sanitari sia un valore aggiunto per il sistema Trentino che ha la possibilità di essere innovativo e di evolvere anche grazie all’inserimento di nuove figure all’interno del contesto sanitario.”


PROPOSTA DI MOZIONE
INTRODUZIONE NEI CONTESTI SOCIO-SANITARI DELLA FIGURA DEL SOCIOLOGO DELLA SALUTE
"In questi anni abbiamo visto come la società sia diventata centrale, ancora di più che in passato, nel compartecipare alla salute di tutti i singoli cittadini. Nei periodi più difficili della pandemia è parso evidente come solo un’azione coordinata e consapevole della società intera può limitare o espandere un problema sanitario. Questo aspetto tuttavia non va considerato limitatamente alla diffusione di un virus o di malattie che si trasmettono fra persone ma va inteso anche come benessere da altri punti di vista.
Ad esempio gli effetti della limitazione delle attività e dei rapporti interpersonali hanno inciso in maniera pesante sul benessere psico-fisico dei cittadini. Questo, unito al fatto che le azioni anche solo di un singolo possono incidere sulla salute di tutti, ci evidenzia che è necessario mettere in rete tutti i cittadini e le istituzioni di servizi affinché questi operino in sinergia per la creazione di servizi multi professionali e interconnessi.
La sociologia può offrire in questo caso il proprio contributo poiché è la scienza che si occupa di considerare gli eventi dal punto di vista sociale, mostrando e studiando le correlazioni fra la società, l’ambiente in cui si vive e le azioni del singolo cittadino.
Il sociologo in ambito socio-sanitario può avere una funzione innovativa, sia come attore sia come sensore dell’evoluzione del rapporto tra società, salute e sistema sanitario; si pone come una risorsa strategica per la governance della salute e può svolgere funzioni di coordinamento delle relazioni sociali, orientate sia all'integrazione socio-sanitaria, sia al miglioramento dei processi, nell'ambito della gestione dei diversi sistemi a rete del welfare, dei servizi socio-sanitari e dei servizi sociali.
Le competenze trasversali dei sociologi consentiranno quindi di avere dei professionisti che si occupino ad esempio del rapporto tra professionisti e pazienti, favorendo la comprensione dei comportamenti e degli atteggiamenti che l’individuo pone in essere all’interno dei diversi contesti. Questi professionisti potranno inoltre farsi promotori di un modello di sanità e di cura che vede e analizza le malattie e la salute come fatto relazionale e sociale.
Si ritiene quindi che l’inserimento di questa figura nei contesti socio – sanitari sia un valore aggiunto per il sistema Trentino che ha la possibilità di essere innovativo e di evolvere anche grazie all’inserimento di nuove figure all’interno del contesto sanitario.
Tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
impegna la Giunta provinciale
1. ad inserire la figura del Sociologo della Salute in tutti i contesti socio sanitari".
I consiglieri Paola Demagri e Michele Dallapiccola

Ultimo aggiornamento: 01/09/2022 00:56:44
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