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Trento, inaugurazione dell'anno giudiziario e questione orsi

Trento - Il Consiglio provinciale ha ospitato oggi in sala Depero a Trento l'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tar. Nel pomeriggio è stato poi aperta una parte convegnistica, dedicata ai "Quarant'anni di giustizia amministrativa nel Trentino: il d.P.R. 426/1984 ieri, oggi e nella prospettiva di domani". Si tratta della norma d'attuazione con cui fu dato seguito all'articolo 90 dello Statuto di Autonomia, che prevedeva appunto l'istituzione del tribunale regionale di giustizia amministrativa, con autonoma sezione per Bolzano.


TAR E QUESTIONE ORSI - E' stato il presidente del Tar di Trento, Fulvio Rocco, prossimo alla pensione, che ha introdotto i lavori, illuminando in particolare i prodromi della moderna giustizia amministrativa nell'opera di Francesco Salata, conterraneo dell'Istria e responsabile anche a Trento dell'Ufficio Centrale per le nuove Province negli anni in cui si affacciava con violenza il fascismo.


Nel corso del 2023 sono stati depositati al Tar di Trento 175 ricorsi, 20 in meno rispetto all'anno precedente. I ricorsi più numerosi sono stati in materia urbanistico-edilizia (44 complessivamente), seguiti da sicurezza pubblica (19), accesso alla documentazione amministrativa (18), aggiudicazione di contratti pubblici (17), sanità pubblica (8) e pubblico impiego (7). Diminuita la materia ambientale, riferibile a un solo caso (a fronte degli otto del 2022), è in materia di stranieri (4).


"Noi - ha spiegato il giudice Fulvio Rocco - abbiamo sbloccato la situazione rinviando la soluzione alla Corte di giustizia europea, perché siamo convinti che il problema non riguarda tanto la legislazione nazionale. Il problema di fondo è l'articolo 12 della direttiva Habitat, dove si spiegano gli interventi possibili per la gestione ma si prevede un'equipollenza tra la captivazione e abbattimento". Secondo il presidente del Tar il rinvio alla Corte di giustizia europea non è stato un modo per "lavarsi le mani", ma un ricorso "al giudice naturale".


GLI INTERVENTI - A salutare autorità e convegnisti è intervenuto il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, apprezzando il traguardo di grande importanza celebrato dall’evento odierno, “sia per la vostra funzione giudicante, sia anche per l’autonomia speciale del Trentino: i 40 anni dalla concreta attivazione del tribunale regionale di giustizia amministrativa, previsto già dall’articolo 90 del nostro Statuto. Il dpr 426 del 1984 - ha detto Soini - diede appunto attuazione a questa previsione statutaria e da allora i trentini possono contare su un presidio di giustizia che ne protegge gli interessi legittimi e che li tutela di fronte alla pubblica amministrazione e alla sua logica posizione di supremazia.


Credo - ha continuato il presidente - che contribuisca non poco allo stato di salute della nostra autonomia speciale la buona e fattiva collaborazione, pur nella reciproca indipendenza e autonomia, consolidatasi in questi decenni tra l’articolato sistema istituzionale della Provincia e la magistratura chiamata nel suo territorio ad assicurare per l’appunto la giustizia in campo amministrativo. La nostra credo di poter dire che è una realtà sicuramente positiva, è significativo che l’indice di conflittualità tra cittadini e P.a.

in Trentino sia tra i più bassi nel Paese, un sintomo ben chiaro che sono tendenzialmente assicurati il “buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione” invocati dall’articolo 97 della Costituzione".


“Detto questo, ci interessa molto lo stato di salute del nostro Tar e della giustizia amministrativa nel suo complesso. Mi complimento per la circostanza che ho appreso stamane riguardo all’assenza di arretrato. La “giustizia ritardata è giustizia negata”, come sentenziava già Montesquieu, e per questo dobbiamo sforzarci di migliorarla. Garantendo la copertura degli organici e delle professionalità necessarie e la dotazione tecnologica più avanzata; snellendo le disposizioni normative; favorendo la rapidità dei processi.


Alle nostre spalle abbiamo la lunga fase della pandemia, con tutto il carico speciale di controversie e contenziosi che aveva generato. Ora siamo in un diverso frangente storico, nel quale - come ha evidenziato anche il ministro Nordio all’inaugurazione dell’anno giudiziario, appena poche settimane fa – sarà strategico un intelligente ed efficiente utilizzo delle risorse in arrivo dal Pnrr, leva straordinaria e forse irripetibile per risolvere o almeno curare ritardi e carenze del nostro sistema pubblico, proseguendo e perseguendo un sano e graduale riformismo.


“Auspico che la magistratura amministrativa possa consolidare il suo buono e corretto rapporto con l’avvocatura, anche in questo caso - naturalmente - nel rispetto dei reciproci ruoli. Confido infine che le stesse istituzioni provinciali come quella che rappresento possano prestarsi nel migliore dei modi all’obiettivo comune di una giustizia amministrativa al livello dei migliori standard europei”.


Al pari di Soini, anche il presidente della Provincia Autonoma – Maurizio Fugatti – ha onorato la giornata e ha ricordato le importantissime competenze che l’ente autonomo esercita in supporto della giustizia amministrativa e in particolare nella gestione del suo personale. Fugatti ha citato i contenziosi attorno al progetto di nuovo ospedale del Trentino, quelli sulla gestione dei grandi carnivori, quelli sulle sale da gioco e distanze minime dai luoghi sensibili. In tutti i casi sono arrivate sentenze – ha detto – che hanno dato giustizia e spesso riconosciuto la giustezza dell’operato della Provincia. “Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento è parte della storia del nostro territorio e della sua autonomia. Se è assolutamente opportuno celebrare i 40 anni dalla sua fondazione è altrettanto doveroso sottolineare la grande mole di contenzioso che ha investito questo organismo giudiziario negli ultimi anni: dalla complessa vicenda del Nuovo ospedale del Trentino, che speriamo possa arrivare a termine e sulla quale questa Amministrazione ha con coraggio aperto una nuova strada, fino ai grandi carnivori: un ampio ventaglio di procedimenti, quest’ultimo, in cui pur con esiti alterni è sempre emerso l’orientamento dei provvedimenti della Provincia per affermare in primo luogo gli interessi del cittadino, la sua sicurezza e incolumità. Dunque la Provincia, come catalizzatore di interessi contrapposti, ha però trovato nel Tar un baluardo di giustizia per i cittadini e spesso di giustezza dell’operato provinciale, nella convinzione che l’efficienza, la correttezza e la concretezza dell’azione amministrativo siano fattori di progresso per tutta la nostra comunità”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, portando i saluti nel convegno “Quarant’anni di giustizia amministrativa nel Trentino”, sulle prospettive di ieri, oggi e domani partendo dalle disposizioni del decreto del presidente della Repubblica 426 del 1984.


Relazioni affidate a Damiano Florenzano, professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’università di Trento, su “L’istituzione del giudice amministrativo di primo grado e l’autonomia speciale”, quindi la collega Barbara Marchetti, professore ordinario di Diritto amministrativo all’ateneo trentino, che ha affrontato il tema “La giustizia amministrativa nell’era dell'intelligenza artificiale. Sfide e opportunità”. Un saluto è stato portato anche dal commissario del Governo Filippo Santarelli. Il convegno è in corso, con le relazioni del professor Damiano Florenzano e della professoressa Barbara Marchetti.

Ultimo aggiornamento: 23/02/2024 17:52:04
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