Trento - Da un anno e mezzo Walter Kaswalder, 64 anni, esponente di spicco degli Autonomisti Popolari, è presidente del Consiglio provinciale di Trento. Un ruolo bipartisan, che ha esercitato in questi mesi da presidente anche durante l'acceso confronto sul Bilancio 2019 della Provincia.
Presidente Kaswalder, come sta cambiando la politica trentina?
"E' troppo personalizzata. Da decenni faccio politica, ho ricoperto diversi incarichi, partendo da quello di sindaco per tre lustri e in questi decenni c'è stato un cambiamento radicale. In passato gli scontri tra maggioranza e opposizione erano ideologici e le divisioni erano anche vibranti. Oggi invece tutto è personalizzato e stiamo assistendo ad una degenerazione della politica. Forse dovremmo fermarci, riflettere dove stiamo andando e riscoprire i veri valori della politica".
C'è un tema che unisce tutti i gruppi politici?
"Si, quello dell'Autonomia che trentini e altoatesini vedono minacciata. Su questo argomento siamo tutti compatti e pronti a far valere le nostre ragioni. La nostra posizione è chiara: chiediamo la conferma del Patto di garanzia del 2014, la conferma dei trasferimenti dallo Stato che rischiano di essere ridotti, mettendo in discussione le scelte che il Consiglio provinciale di Trento sta portando avanti, danneggiando i trentini. Noi abbiamo tutte le competenza e l'Autonomia è fondamentale per portare avanti i progetti".
C'è anche l'urgenza di rivedere lo Statuto della Regione Trentino Alto Adige?
"Questo è emerso anche nelle recenti assemblee. Trento e Bolzano devono trovare un equilibro e una visione d'insieme e ritengo che in questi tre anni e mezzo che abbiamo davanti dobbiamo lavorare per riscrivere lo Statuto.