Trento - Inaugurato a Trento il Tempio crematorio, un’opera che dà compimento a due decenni di dibattito sociale e politico e che rappresenta una piccola rivoluzione sociale, culturale, economica, riorganizzando e completando l’offerta dell’ufficio Servizi funerari.
A servizio dell’intera provincia, permette di scegliere la cremazione come momento finale del saluto ai propri defunti senza più dover ricorrere ad impianti esterni, accorciando le attese e rendendo possibile accompagnare il defunto fino all'estremo luogo in continuità col funerale, come già avviene per le pratiche tradizionali di sepoltura, inumazione e tumulazione.
Presso il Tempio crematorio gli operatori, formati e attrezzati rispetto alla normativa sulla sicurezza, lavoreranno giornalmente per la preparazione del feretro, le operazioni di cremazione, il trattamento delle ceneri, la sigillatura dell’urna e il suo deposito. Saranno presenti anche gli uffici amministrativi che seguiranno la gestione delle pratiche e la consegna delle urne.
L’ufficio Servizi funerari gestisce in economia diretta tutte le operazioni cimiteriali (sepolture, tumulazioni, esumazioni), il servizio di onoranze funebri, la cura e la gestione del Cimitero monumentale e dei 22 cimiteri dei sobborghi, le concessioni cimiteriali.
Nel 2020, su un totale di 2.065 decessi trattati, le cremazioni sono state 1.239, un numero che si prevede possa quasi duplicare, considerato i residenti nel Comune di Trento (per loro nel 2020 si sono registrati 1.418 decessi con 948 cremazioni, pari al 66,85 per cento), i residenti in e fuori la Provincia di Trento, oltre agli esiti delle esumazioni effettuate nei cimiteri cittadini.
L’attivazione del Tempio comporta così una riorganizzazione del lavoro, per permettere un’adeguata apertura al pubblico degli uffici amministrativi che tenga conto delle esigenze degli utenti per la consegna delle urne e delle imprese di onoranze funebri per il conferimento dei feretri: dal lunedì al venerdì alle 8 alle 12 e dalle 14 alle 16.
Per quanto riguarda invece il personale operaio, sono previsti due turni giornalieri dal lunedì al venerdì, uno al mattino (dalle 6.45 alle 12.45) e uno al pomeriggio (dalle 12.30 alle 18.30), ciascuno coperto da due operatori. Nella giornata di sabato è previsto il solo turno del mattino con la presenza di tutti e quattro gli operatori, per consentire le cremazioni programmate e le attività settimanali di manutenzione e pulizia dell’impianto.
Ma perché parlare di Tempio? In una società che ha relegato la morte in un angolo della propria riflessione culturale, potrebbe apparire come una scelta rassicurante, perché non evoca direttamente il ciclo di operazioni che si svolgono al suo interno, non costringe a parlare di morte, di fuoco che brucia e dissolve, di cenere.
In realtà il Comune ha scelto di chiamare il proprio impianto di cremazione tempio in modo consapevole e pieno, partendo dalla sua etimologia (la parola deriva dal latino templum, a sua volta mutuata dal greco témno, tagliare) e dall'affinità fonetica con “tempo”: entrambi rimandano a una frazione di infinito che l'uomo si sforza di catturare e di vivere, riempendola di significato.
Tempio crematorio è uno spazio recintato, ma non avulso della città, dedicato all'incontro tra l'uomo e quell'infinito verso il quale si incammina nell'estremo momento, a quel divenire polvere, particella infinitesimale eppure non distrutta che il processo di cremazione così plasticamente rappresenta.
Oltre a rispondere a un'esigenza largamente diffusa nella cittadinanza riguardo alla destinazione post mortem dei propri cari, è un luogo in cui il Comune richiama se stesso alla propria vocazione primaria: servire l'uomo, intoccabile nella sua dignità dalla nascita alla dissoluzione.
La realizzazione del Tempio crematorio
Si sono conclusi a fine aprile i lavori di realizzazione del Tempio crematorio, con la consegna anticipata da parte dell’associazione temporanea di imprese esecutrice delle 1.512 nuove cellette per urne cinerarie e ossarie, ciascuna dotata di alimentazione elettrica a 24 volt per il collegamento diretto delle luci votive, alternativo alle consuete pile, con maggior comodità per l’utenza ed un miglioramento in termini ambientali.