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Trentino, Gerosa: "Dimissioni della docente Bortolotti dal CSEP, motivazioni strumentali e tendenziose"

Dal Consiglio del Sistema Educativo Provinciale

TRENTO - Una dura nota dell'assessore provinciale all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa sulle dimissioni della docente Bortolotti dal CSEP, di seguito il testo integrale.

"In merito alla comunicazione di dimissioni della prof.ssa Bortolotti dal Consiglio del Sistema Educativo Provinciale (CSEP), di cui oggi la stampa ha dato notizia, preme precisare che una delle funzioni principali cui l’organo dovrebbe essere chiamato è di farsi parte attiva nel formulare proposte, e non assumere un ruolo meramente passivo. Il Consiglio si è insediato un anno fa, e da allora la prof.ssa Bortolotti non ha mai fatto pervenire all’assessorato alcuna richiesta di incontro e confronto, né ha mai trasmesso proposte o comunicato nuove iniziative o progetti. Anche la promozione di indagini conoscitive è da intendersi indipendente dagli strumenti di lavoro dell’assessorato, quali sono stati i tavoli costituiti, e ben avrebbe dovuto la presidente farsi parte attiva per avviare le indagini ritenute dal Consiglio utili per elaborare proposte sui temi aperti in questa legislatura, conosciuti sin dall’approvazione della strategia, e con specifico riferimento ai tavoli, resi noti dalle delibere costitutive.

Stupisce quindi leggere che come prima motivazione per le proprie dimissioni sia stata addotta la mancata risposta alla richiesta di avere una restituzione degli esiti dei tavoli, che confermo essere strumento di lavoro dell’assessorato. Preciso inoltre che nelle delibere costitutive dei quattro tavoli era noto l’obiettivo assegnato e le aree di attività, pertanto anche in questo caso stupisce che il CSEP non abbia mai percorso in autonomia su quei temi altrettante strade con dibattiti, approfondimenti e conseguente elaborazione di proposte da fornire come supporto all’assessorato. Forse la prof.ssa Bortolotti, quando ha accettato l’incarico, non aveva ben chiaro che non è l’assessore con il proprio lavoro che supporta il Consiglio per ottemperare alle proprie finalità istituzionali, ma è il Consiglio che svolge attività propulsive e di supporto, in sinergia con l’assessorato e, peraltro, non nella costante ricerca di contrapposizione.
In merito all’ultima delibera che da avvio al percorso di riforma della Formazione Professionale, per la quale è stata mia premura comunicare alla prof.ssa Bortolotti nella giornata di lunedì 23 giugno la mia disponibilità, qualora ritenuto di interesse, ad illustrarla al Consiglio, preciso che si entrerà adesso nella fase partecipativa vera e propria che è quella di revisione dei profili e dell’offerta formativa e ovviamente il CSEP sarà interpellato.

In merito all’accusa di mancato supporto da parte della Provincia che a dire della prof.ssa sembrerebbe non voler dare al CSEP “dignità e ufficialità”, proprio nell’ultima riunione di giugno, con riguardo al supporto amministrativo e alla verbalizzazione delle sedute, si è pervenuti dopo diversi confronti e dopo che il dipartimento ha sottoposto una bozza tipo di verbale per la relativa pubblicazione e aver verbalizzato su questo fac simile una seduta, a stabilire di dotare in maniera fissa per le sedute un computer con un sistema di registrazione letterale della seduta al fine di estrarne il contenuto per la pubblicazione in forma sintetica, anonima e in ossequio ai principi di minimizzazione dei dati. Si è altresì condiviso di acquisire agli atti e di conservare presso l’ufficio del dipartimento i verbali e da gestire eventuali richieste di accesso. Inoltre è stata data la disponibilità ad acquisire tramite protocollo i documenti previo confronto con il supporto tecnico del protocollo informatico rappresentando l’importanza di rispettare l’architettura di quest’ultimo e quanto previsto in materia di conservazione degli atti.

Sorvolando sulla pretestuosa accusa che “qualcuno, presumendo di sapere, si permette di decidere senza alcun confronto” ricordo che, in aggiunta agli incontri fatti con docenti e studenti, tutti i tavoli erano composti da rappresentanti proprio del mondo della scuola complessivamente inteso, e quello della formazione professionale ulteriormente allargato alle associazioni di categoria, quanto di più lontano quindi dall’accusa di non aver avuto un approccio democratico e partecipativo. In merito poi alla sensazione della prof.ssa Bortolotti richiamata in conclusione della sua nota di dimissioni “che sia totalmente inutile investire tempo ed energia per provare a fare il bene della comunità scolastica”, rispondo con la sensazione che ho provato io nell’unico incontro a cui ho partecipato nel mese di dicembre: una gestione da parte della presidente sbrigativa, intollerante alla volontà di confronto e prevaricante sugli interventi degli altri componenti oltre che della sottoscritta, costantemente zittiti per far prevalere su tutti il proprio pensiero. Comunque, posto che non ho ancora ricevuto ufficialmente alcuna comunicazione dalla prof.ssa Bortolotti, comunico fin d’ora che prendo atto delle sue dimissioni".
Ultimo aggiornamento: 25/06/2025 20:06:29
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