Sintomatologia, trasmissibilità e veridicità dei test: nonostante le scarne conoscenze su queste questioni a nove mesi dall'inizio della pandemia, l'impostazione non sembra voler cambiare da parte delle istituzioni.
Dopo i primi scricchiolii durante il lockdown, da mesi la comunità scientifica è divisa, con un fronte sempre più crescente che è critico sulle linee guida totalmente distaccate dalla realtà che saranno ancora in vigore anche in Italia non si sa fino a quando.
Il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, ha commentato il 'focolaio' riscontrato all'interno del Genoa: "Quello che sta accadendo al Genoa potrebbe rappresentare la Waterloo dei tamponi. Rischiamo di far circolare soggetti negativi al tampone ma in fase di incubazione che trasmettono il virus e chiudere in casa altri con tampone positivo che non trasmettono a nessuno. I tamponi possono dare, da una parte una falsa patente di negatività e di liberi tutti e dall'altra produrre un esercito di positivi asintomatici. Occorre rimettere al centro la clinica fatta di segni e sintomi, che unita alla virologia, rimane lo strumento migliore per la gestione della pandemia".