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Scuola, tentativo di riapertura coi trasporti all’80% della capienza

lunedì, 31 agosto 2020

Trento – Il tentativo di riaprire la scuola sembra andare a buon fine per il 14 settembre tramite compromessi tra scienziati, istituzioni nazionali e locali, ma regole, imposizioni e minacce di chiusura in caso di positività non fanno ben sperare affinché si abbia uno svolgimento ‘completo’ dell’anno scolastico.

Trentino-Trasporti-Esercizio busLungo confronto anche oggi fra Governo e Regioni e Province autonome sul tema del trasporto pubblico in vista della riapertura delle scuole. E’ ancora in corso la conferenza unificata alla quale partecipano i ministri agli affari regionali, ai trasporti e alla salute che si stanno confrontando con le richieste dei territori, ma una delle richieste che in particolare la Provincia autonoma di Trento ha ribadito con forza è ormai data per accolta: si tratta della definizione della capacità di carico dei mezzi pubblici. Come ha ricordato il presidente della Provincia autonoma di Trento, il punto di partenza (limite di capienza ridotto al 50 per cento delle capacità dei mezzi) ad oggi risulta sensibilmente rivisto, con l’accoglimento della richiesta di portare tale limite all’80 per cento, pur nel rispetto di precisi protocolli atti a ridurre al massimo possibile le situazioni di esposizione al contagio. L’apertura del Governo su questo parametro riguarda anche i mezzi ferroviari, coinvolgendo pertanto la totalità dell’utenza dei mezzi pubblici che, in una realtà orograficamente particolare come quella trentina, è particolarmente significativa, e non solo per quanto riguarda il pendolarismo scolastico.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che sottolinea come la soluzione individuata rappresenti un buon compromesso per difendere da un lato la salute pubblica senza però inibire il funzionamento di sistemi complessi, quale è quello del trasporto pubblico, che percentuali di capienza ridotte avrebbero messo in crisi, stante l’impossibilità di compensare il dimezzamento della capacità di carico con un rafforzamento della flotta. Sarebbero serviti troppi mezzi che oltretutto si sarebbero riversati su dinamiche di traffico già impegnative.

Più fredda Regione Lombardia, che puntava sul ripristino dei trasporti al 100% della capienza e che fa notare le grandi difficoltà in vista dell’imminente riapertura della scuola: “La lentezza con cui ha agito il Governo e per come si è arrivati a questa soluzione, non ci porta a escludere la possibilita’ di disagi con la ripresa dell’attivita’ scolastica, soprattutto in relazione ai grandi numeri che caratterizzano la Lombardia“, si legge nella nota dell’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi.



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