In pochissimi hanno accettato la proposta - da sempre definita “ricatto” dai lavoratori – di cedere il loro contratto a Movitrento entro il 30 giugno. “Tutto questo nonostante le “calde sollecitazioni” di Sait”, commentano i segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher.
La vicenda ormai va avanti da inizio dell’anno, quando Sait ha comunicato la scelta di esternalizzare il magazzino. Una decisione a cui sindacati e lavoratori si sono opposti da subito perché porterà ad un peggioramento delle loro condizioni di lavoro, del trattamento economico e non avranno nessuna certezza nel tempo di continuità occupazionale.
Per questo fin da subito Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto ai vertici Sait di adottare la strada della cessione del ramo d’azienda, maggiormente tutelante per i lavoratori.
Una richiesta sempre rimandata al mittente con motivazioni organizzative che i sindacati giudicano non fondate. Per questa ragione appena partiranno i licenziamenti Filcams, Fisascat e Uiltucs sonno pronte a ricorrere alle vie legali per tutelare i diritti dei lavoratori.