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Rovereto, il segretario generale Giuseppe Di Giorgio va in pensione

Rovereto - Il Consiglio Comunale di Rovereto ha ringraziato con un lungo applauso il Segretario Comunale, Giuseppe Di Giorgio, che ha raggiunto la pensione. Il presidente del Consiglio Giampaolo Stiz ne ha tracciato il percorso dentro l’istituzione ricordando la competenza e la professionalità e poi il sindaco Francesco Valduga ha espresso la riconoscenza a nome della città, oltre che del Consiglio.


di giorgioMi trovo ad accompagnare gli ultimi momenti suoi dentro il palazzo e ricordo quando invece lei ha accompagnato con delicatezza, disponibilità, e cortesia i miei primi momenti dentro questo palazzo - ha esordito il Sindaco - ricordo questi tratti suoi non per personalizzare un ricordo che sono qui a fare a nome di una comunità più vasta che è quella cittadina (oltre che del Consiglio come ha fatto anche il presidente Stiz) - ma li ricordo perché effettivamente arricchiscono ulteriormente una consapevolezza che è stata di noi tutti durante questa consigliatura, e in chi ha amministrato la città nella consigliatura precedente.

Lei, ho già avuto modo di dirglielo, è dal nostro punto di vista “l'uomo delle istituzioni” lei rappresenta il prototipo, l'archetipo di chi si mette al servizio delle istituzioni e non è solo un tratto di carattere la sua riservatezza, la competenza e la disponibilità (questo lo possiamo tutti noi testimoniare in maniera diretta) con cui ha saputo mettersi a ragionare su nuovi modi per far funzionare la macchina comunale e gestire la sfida di una novità dentro l'amministrazione, ma anche la capacità e la passione con cui si è rapportato poi con gli altri comuni, io non posso che ringraziarla per quanto in questi anni è stato capace di fare anche rispetto alla gestione associata. C'è una importante ragionamento politico intorno alla Riforma istituzionale e a come i comuni devono lavorare assieme per gestioni associate, fusioni, ruolo delle Comunità di valle, aspetti che l'hanno trovata sempre come un appassionato interlocutore. Sono stati belli i momenti in cui abbiamo potuto discutere di architettura istituzionale e di come effettivamente una comunità, che non è solo quella di Rovereto ma una comunità più vasta che è quella del Trentino, possa riorganizzarsi per migliorare la qualità di vita dei cittadini perché la sua azione - come dicevo da ‘’uomo delle istituzioni’’ - è stata chiaramente improntata sempre all'idea del servire una comunità. E con particolare attenzione anche da questo punto di vista ci ha stimolato e ha saputo essere innovatore al tema dei beni comuni, della loro gestione, ci ha dato degli spunti assolutamente importanti che noi non dimenticheremo. Una competenza che ci mancherà ma sappiamo che è giusto venga il momento in cui si possa capitalizzare il risultato di una vita lavorativa intensa come è stata la sua che è iniziata anche molto presto e quindi le auguriam una buona pensione, la possibilità di gestire il suo tempo come meglio desidera e arricchendo di tutti i suoi interessi. A ulteriore testimonianza le doniamo questo quadro che rappresenta una prospettiva sul castello, prospettiva che in questi anni l'ha accompagnata ogni giorno. Magari vedendolo le farà venire la voglia di venirci a trovare: la porta del nostro Comune per lei restarà sempre aperta e i suoi consigli resteranno sempre preziosi”.

Ultimo aggiornamento: 24/10/2019 00:44:31
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