"La Provincia farà la sua parte - ha annunciato Arno Kompatscher - mettendo a disposizione 4,8 milioni di euro per i lavori, 2,6 dei quali sono già stati inseriti nel bilancio 2016".
L'assessore Florian Mussner, nel suo intervento, ha sottolineato che "il percorso intrapreso che ha portato all'assegnazione dei rifugi alpini è stato complesso, ma abbiamo fatto in modo di porre le basi migliori per i prossimi anni". Concetto ribadito anche dal direttore di Dipartimento Paolo Montagner, il quale, in rappresentanza dell'assessore Christian Tommasini, ha aggiunto che "per l'amministrazione provinciale non si tratta della fine di un progetto, ma dell'avvio di una collaborazione orientata al futuro". "Abbiamo trovato la strada giusta per far convivere gli interessi della Provincia, delle associazioni alpine e soprattutto dei gestori - ha commentato Kompatscher - che ora hanno chiarezza e garanzie di pianificazione nel medio-lungo periodo".
I 21 rifugi alpini assegnati con concessione triennale (prorogabile di altri tre anni) agli attuali gestori sono i seguenti: Borletti (Trafoi), Gino Biasi al Bicchiere (Racines), Brigata Tridentina (Predoi), Porro (Selva dei Molini), Serristori (Solda), Forcella Vallaga (Varna), Bergamo al Principe (Tires), Fronza alle Coronelle (Nova Levante), Vicenza (Santa Cristina), Giogo Lungo (Predoi), Cima Fiammante (Parcines), Cima Libera (Racines), Payer (Solda), Firenze al Cisles (Santa Cristina), Città di Milano (Solda), Genova (Funes), Vittorio Veneto al Sasso Nero (San Giovanni in Valle Aurina), Vedretta Pendente (Racines), Pio XI alla Palla bianca (Curon Venosta), Nino Corsi (Martello) e Plan (Moso in Passiria). Non ancora assegnate, invece, le concessioni per i rifugi Petrarca all'Altissima (Moso in Passiria), Zsigmondy Comici (Sesto Pusteria), Vedretta Piana (Racines) e Roma (Riva di Tures), dove sono da chiarire ancora alcuni aspetti legati alla titolarità, per il rifugio Ponte di Ghiaccio (Lappago) è in corso il bando di gara.