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Richieste record per il trenino rosso del Bernina, Bernasconi: "Impossibile esaudirle tutte. Cresce l'attrazione dell'Albula"

Tirano (Sondrio) - Il trenino rosso del Bernina ha una grande fascino anche in questo periodo, con i colori d'autunno in Valtellina e Valposchiavo e la prima neve al passo Bernina. Una gita ambita, un sogno per migliaia di turisti italiani, che scelgono uno o due giorni di vacanza tra Valtellina ed Engadina perchè più economica rispetto a viaggi all'estero e soprattutto è garantita la sicurezza.


BERNINA -"Anche in questo periodo - spiega Enrico Bernasconi, responsabile per l'Italia della Ferrovia Retica - abbiamo una forte richiesta di turisti e non riusciamo ad esaudirle tutte perché parallelamente stiamo riducendo le liste pregresse, bloccate dai due anni della pandemia, e i posti sono limitati non potendo ancora incrementare il numero dei treni in circolazione sulla tratta Tirano-St.Moritz". Solo a fine 2026, quando ci sarà un incremento di treni e la cadenza di convogli sulla linea Tirano-St.Moritz sarà di uno ogni 30' anziché 60', le attese saranno drasticamente ridotte. "Quest'anno - prosegue Enrico Bernasconi (nella foto in basso) - abbiamo avuto una forte domanda per una serie di fattori: in primis un giorno sulla linea del Bernina è vista dal turista sicura, inoltre è ecologica, perché l'ambiente e il paesaggio che si può osservare durante il viaggio è unico, infine è vantaggiosa economicamente".


CLAUSOLA - La Ferrovia Retica ha introdotto una condizione sulle prenotazioni e la risposta alle agenzie viaggio è inferiore rispetto alla richiesta.

La decisione è anche una conseguenza al comportamento di alcune agenzie viaggio, che non si sono presentate con i gruppi che avevano prenotato e non hanno avvertito i responsabili, così le carrozze sono partite vuote. "La clausola - aggiunge Bernasconi - è certamente un freno a certe situazioni che si sono create, però ritengo che per il mercato italiano sia troppa rigida". Solo a fine 2026 ci sarà un'inversione di rotta e secondo Enrico Bernasconi nei prossimi tre anni non tutte le richieste dei turisti italiani potranno essere esaudite.


ALBULA - C'è comunque un'alternativa che sta ricevendo i consensi dei turisti e una forte domanda: è la gita sulla linea dell'Albula, seconda tratta patrimonio mondiale Unesco. "La nostra proposta a turisti, gruppi e agenzie viaggio - conclude Enrico Bernasconi - va in questa direzione: la linea dell’Albula, che collega St Moritz con Coira, capitale del Grigioni e città più antica della Svizzera, ha un grande fascino, ha un panorama e bellezza pari a quella del Bernina, e c'è la possibilità di soddisfare le richieste".


La linea dell’Albula, armoniosamente integrata nel paesaggio, rappresenta un capolavoro dell’epoca dei pionieri della ferrovia e fa parte del patrimonio mondiale Unesco, il treno s’inerpica attraverso gallerie elicoidali e viadotti nella valle dell’Albula verso St.Moritz. Il treno affronta 1000 metri di dislivello senza cremagliera grazie al viadotto di Solis, di Landwasser e alle gallerie elicoidali tra Bergün e Preda e durante la bella stagione è possibile esplorare la natura alpina incontaminata del parco naturale di Ela, lungo il Sentiero avventura della ferrovia Albula oppure visitare il Museo ferroviario dell’Albula a Bergün, mentre d’inverno ci si può sbizzarrire sulla pista per slittini da Preda a Bergün. Più che un'alternativa rappresenta una nuova attrazione turistica, tutta da scoprire.


di Angelo Panzeri
Ultimo aggiornamento: 14/11/2023 05:14:14
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