Posti che entreranno pienamente a regime dal primo dell’anno ma che saranno resi operativi da subito nella misura permessa dalle disponibilità, dando quindi una pronta risposta a chi si trova a dormire all’aperto. Ricordo inoltre che la cooperativa che gestisce la struttura si è resa disponibile ad aumentare il personale proprio per soddisfare le necessità di accoglienza”.
In questo modo, la risposta del Trentino per i richiedenti asilo passa, come da richiesta del ministero dell’interno, dai 600 posti del 2022 ai 700 del 2023, a cui si aggiungono i 700 posti, attivati e confermati, per l’Emergenza Ucraina.
Ci sono ulteriori novità per i servizi garantiti ai senza dimora, come precisa l’assessore alle politiche sociali. “Il sistema dell’accoglienza gestito dalla Provincia - afferma Segnana - conta già sull’apertura del dormitorio di via Lavisotto, a fine novembre, una struttura da 24 posti, affidata a Fondazione comunità solidale e situata su un terreno dato in comodato d’uso gratuito dal Comune. Mi preme inoltre evidenziare che il prima possibile, probabilmente già la prossima settimana, saranno aperti i 50 posti letto a ‘Casa San Giovanni’, vicino alla Motorizzazione a Trento e a Casa Bonomelli, che offre già una quarantina di posti letto. A gestire Casa San Giovanni è l’associazione Amici dei senzatetto, che già opera a Casa Maurizio in via Bezzecca, con 25 posti letto, e a Casa Paola a Ravina, che offre riparo a 12 donne. Il Trentino dunque con le sue straordinarie realtà del privato sociale e del volontariato, assieme alle istituzioni, è presente e attivo nella solidarietà”.