Trento – La scuola riaprirà con ogni probabilità dopo l’Epifania, dopo il secco no di diverse regioni all’ipotesi di una mini-apertura prima di Natale. Non trova terreno fertile l’idea di lezioni anche durante il weekend.
“Sulla possibilità di scaglionare, con gli ovvi limiti di ragionevolezza, gli orari di ingresso a scuola ci siamo già espressi più volte favorevolmente. Il discorso, in linea di massima, va circoscritto agli istituti superiori delle quattordici città metropolitane per i quali possiamo pensare di posticipare l’ingresso alle ore 9.15. La condizione è che i mezzi di trasporto vengano conseguentemente riorganizzati per permettere agli studenti di arrivare a scuola e poi di rientrare a casa. Non dobbiamo dimenticare che moltissimi studenti affrontano spostamenti che durano oltre un’ora. Anche per questo ritengo irrealistico pensare di allungare la settimana scolastica anche alla domenica mentre il sabato, per moltissimi istituti, è già giornata di lezione”. Questo il commento del presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che indirettamente ha risposto alle proposte lanciate alla ministra dei Trasporti De Micheli che in un’intervista a Repubblica aveva detto: “credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato”. La domenica? “Siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabù. Anche gli orari delle attività produttive dovranno essere cadenzati”.