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PGT Iseo, la posizione di Legambiente Basso Sebino

Iseo (Brescia) - PGT Iseo, le osservazioni di Legambiente Basso Sebino. Con la chiusura delle osservazioni alla revisione del PGT (Piano Gopverno del Territorio) di Iseo del 24 scorso è partita ufficialmente l'adozione del documento urbanistico. Legambiente Basso Sebino ha presentato le sue osservazioni (sei pagine) auspicando di poter correggere le criticità mostrate in questo PGT.


"Legambiente ritiene che non c'è stata discontinuità con il vecchio PGT (firmato dal sindaco Venchiarutti ndr) che era orientato a politiche urbanistiche degli anni '60. Ciò si rende necessario per consentire lo sviluppo sostenibile sul territorio di Iseo, l'avvio di politiche di economia circolare e di sostenibilità economica e sociale. In particolare si ritiene prioritario mantenere Iseo “ viva” arginando sul nostro territorio la desertificazione del commercio locale, causata dall'invasione della grande distribuzione (Lidl e Conad realizzate in aree verdi) e dell'e-commerce. Risultano “in cantiere” circa 535 alloggi, come se la popolazione di Iseo dovesse aumentare di almeno mille abitanti nei prossimi 10 anni.

Previsioni di necessità abitative gonfiate che andrebbero corrette e rese più credibili anche alla luce della bassa natalità. Cresceranno surrettiziamente le rendite derivanti dall'IMU applicato su questa revisione del PGT per un importo di centinaia di migliaia di euro a cui bisogna aggiungere il gettito di ricchi oneri concessori.


Siamo nel mezzo della più grande crisi energetica della storia. Da ogni parte (UE, Autorità dell'energia,Governo) vengono indicazioni per adottare interventi che sviluppino la produzione di energia rinnovabile.


Non c'è traccia di progetti per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili (CER) che saranno il nodo dello sviluppo sostenibile futuro. Le torbiere e le lamette sono sempre più accerchiate e minacciate dal cemento. Il settore turistico viene sempre visto in chiave di capacità ricettiva e non di massimizzazione dell'esistente. La crisi e il declino dell'ospedale viene subito come ineluttabile, mentre andrebbe rilanciata e richiesta la sua funzione di presidio territoriale. Il progetto dell'idrogeno, sporco, visto che per produrlo servirà il gas metano, sembra serva solo per delocalizzare l'officina d'Iseo a Rovato con conseguente perdita occupazionale e per dare l'avvio ad un progetto di recupero delle aree ferroviarie su base speculativa e non di rigenerazione territoriale urbana. Sarebbe più efficiente, meno costosa e veramente sostenibile l'elettrificazione della linea vista la disponibilità di energia idroelettrica della valle", sostiene Dario Balotta, presidente del circolo Basso Sebino.

Ultimo aggiornamento: 31/10/2022 00:00:21
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