Ma ci sono anche agricoltori che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali – ha continuato il presidente della Coldiretti - e in un Paese normale ciò non dovrebbe essere possibile".
Con l’Italia invasa da 2,3 milioni di cinghiali – spiega la Coldiretti – oltre alla peste suina è allarme per l’incolumità delle persone in campagna e in città. I branchi dei cinghiali, infatti – continua la Coldiretti Lombardia - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, razzolano tra i rifiuti con rischi per la salute, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti. In Lombardia sono almeno novemila in dieci anni gli assalti dei cinghiali nei campi e sulle strade, secondo un’analisi della Coldiretti lombarda su dati regionali.
Una situazione che è diventata insostenibile con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole danneggiate, dal fieno al mais, dalle patate ai piccoli frutti, dal riso alle vigne fino agli uliveti. Questi animali – continua la Coldiretti Lombardia – sconvolgono l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico e non risparmiano nemmeno i muretti a secco, la cui arte è stata riconosciuta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità.
L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè - pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti. Il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi, mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati.
In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa).