Capo di Ponte (Brescia) - Patto di cooperazione scientifica tra il Centro Camuno di Studi Preistorici e la delegazione del Kirghizistan, per lo studio e la valorizzazione dell’arte rupestre.
L'ambasciatore del Kirghizistan in Italia, Taalai Bazarbaev, ha visitato il Centro Camuno di Studi Preistorici a Capo di Ponte e sottoscritto un memorandum cooperazione scientifica con il Centro camuno di Studi Preistorici, inaugurando così un ponte di amicizia e reciproco sostegno fra i siti rupestri della Valle Camonica e del Kirghizistan.
Il Kirghizistan, Paese dell'Asia centrale che sorge lungo la "Via della Seta", ha importanti siti con arte rupestre, datati a partire del II millennio a.C., anche se recenti ricerche fanno ritenere plausibile la presenza di testimonianze più antiche.
Il Centro Camuno di Studi Preistorici, da oltre 60 anni impegnato nella ricerca, documentazione e divulgazione dell’arte rupestre come fondamentale manifestazione della cultura umana, vanta un archivio ricchissimo e unico con centinaia di siti con arte rupestre di tutto il mondo e una Biblioteca specialistica con oltre 50.000 volumi. Inoltre, il Centro Camuno di Studi Preistorici organizza annualmente il Recording rock-art fieldwork rivolto studenti e ricercatori da tutto il mondo, diffondendo così il metodo e le tecniche di documentazione dell’arte rupestre concepite in Valle Camonica a livello internazionale. È in questo contesto che si è formalizzato un accordo di collaborazione tra il Centro Camuno di Studi.

La delegazione del Kirghizistan con l'ambasciatore in Italia Taalai Bazarbaev e il console Sultan Barakanov, è arrivata a Capo di Ponte (Brescia), accompagnata da Marina Berlinghieri, membro dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, e ad accoglierla erano presenti Federico Troletti, presidente del centro camuno di studi preistorici, il presidente del gruppo di coordinamento del sito Unesco, Sergio Bonomelli e Tiziana Cittadini, direttrice della Riserva delle Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. Poi è stato sottoscritto l'accordo di collaborazione.
"Il progetto di cooperazione - ha spiegato Federico Troletti - prevede la ricerca, la didattica, lo studio e la valorizzazione dell’arte rupestre". Preistorici e una delegazione del Kirghizistan che vedrà, già nei prossimi mesi, un’attiva cooperazione scientifica e scambio.