L’operazione di stacco, sollevamento e spostamento temporaneo del tratto di acquedotto romano interferente con i lavori di realizzazione della galleria artificiale prevista a Villa Carcina (Brescia) per il raccordo autostradale tra la A4 e la Val Trompia.
L’acquedotto, uno straordinario esempio di ingegneria idraulica antica, con un lungo percorso sotterraneo di 20 km da Lumezzane attraverso Sarezzo, Villa Carcina, Concesio e Bovezzo portava acqua a Brescia, la Colonia Civica Augusta Brixia.
L’infrastruttura antica, completamente interrata, nei mesi scorsi è stata riportata alla luce e rilevata, quindi consolidata e restaurata nei punti che necessitavano di rinforzi strutturali e conservativi.
I 40 m interferenti con le lavorazioni sono stati sezionati in 18 blocchi e quindi preparati allo stacco e al sollevamento con l’inserimento di putrelle metalliche che poi sono state agganciate a una gabbia metallica appositamente realizzata per il sollevamento in sicurezza dei blocchi.
I blocchi sono collocati in un’area protetta del cantiere e saranno quindi restaurati in attesa di ritornare nella collocazione originaria una volta ultimati i lavori della galleria.
Tutte le operazioni sono state effettuate di concerto fra Anas Gruppo Fs Italiane e la Soprintendenza a seguito di diversi tavoli di confronto e condivisione delle migliori soluzioni tecniche da adottare a garanzia della salvaguardia dell’infrastruttura antica, come richiesto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia, con Luca Rinaldi e Serena Solano.
Le operazioni sono state effettuate dalla ditta PROG.RES-restauri e lo scavo e l’assistenza archeologica è stata effettuata dalla ditta archeologica Cal di Brescia Il consolidamento e il restauro sono stati effettuati dalla Ditta di restauro Sine Tempore di Ravenna e lo spostamento è stato realizzato da D.B. Autotrasporti.