In piazza Dante dalla tarda mattinata si sono ritrovati Oipa e altre 16 organizzazioni da tutta Italia dopo la morte dell'orsa F43.
Di fronte al palazzo della Provincia Autonoma di Trento, presenti infatti anche Limav Italia odv, Animalaid, Animalisti Ets, Animalpride, Leal, Associazione vegani internazionale, Cadapa, Animaliamo Trento, Attivisti gruppo randagio, Eremo di Persefone, in ricordo di Laguna, Bovari svizzeri Trentino Alto Adige, M.e.t.a., Task force animalista, Comitato tutela diritti animali, Worl animal love.
"Un'orsa è stata uccisa. Stop alle scuse. Basta catture, basta radiocollari inutili, che sarebbe più opportuno mettere a qualche politico per controllare le nefandezze che progetta. Dopo la morte di Daniza per un’anestesia errata nel 2014, oggi ci troviamo con un nuovo caso di morte indotto da un’anestesia; ci chiediamo perché sia necessario continuare a perseguitare gli orsi, invece che cercare vie per conviverci serenamente come fanno già in Abruzzo. Continueremo a dare battaglia, ma nella legalità, per proporre una visione diversa dalle barbarie proposte da questa provincia che vuole uccidere e imprigionare gli orsi. E’ ora di cambiare approccio, di cambiare metodo, non possiamo tollerare morti assurde di animali divini", afferma Ornella Dorigatti, di Oipa Trento, che ha rilanciato la proposta animalista "sostenibile e condivisa" di convivenza coi grandi carnivori, tema di grande attualità in Trentino.