Trento - Nell'ambito del primo di una serie di incontri promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali oggi a Trento il ministro Andrea Orlando ha incontrato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti (nella foto credit Pedrotti) e l'assessore provinciale Achillle Spinelli.
Si è tenuto stamattina un breve incontro, prima della riunione della Giunta provinciale in programma oggi a Castel Thun, fra il ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Quindi un punto stampa insieme all'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che è servito per parlare della situazione occupazionale in Italia e in Trentino e delle prospettiva dell'economia sociale.
Oggi il ministro Orlando è a Trento per il primo di una serie di incontri promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito del programma di Presidenza italiano nel 2022 del Comitato di Monitoraggio della Dichiarazione di Lussemburgo sull'Economia Sociale.
Poi in sala Depero il convegno dal titolo "L’economia sociale è la persona al centro" con gli interventi del ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e dell'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, del sindaco di Trento Franco Ianeselli e della direttrice della Commissione Europea Ruth Pahserman.
Nel suo intervento il ministro Orlando ha ringraziato la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Trento per l'ospitalità e l'organizzazione del convegno: "L’economia sociale - ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando - è un modello resiliente che ingaggia democraticamente le persone in un processo virtuoso di impegno, lavoro, condivisione e creazione di valore e per questo ci siamo impegnati con convinzione in questi anni a sostenere la sua crescita e sviluppo. L'economia sociale è una leva fondamentale per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, dalla crisi climatica alla crescita delle disuguaglianze".
“Guardando al titolo di questa iniziativa - ha proseguito il ministro - mi è venuto in mente un dibattito molto illuminante che si svolse presso l’Assemblea Costituente del nostro Paese e che pose proprio la persona come elemento di riferimento dell'insieme dei diritti che la carta sanciva. Credo che in quella scelta ci fosse già una capacità di anticipare il nesso profondo che c'è tra democrazia e capacità di inclusione; oggi è esattamente questo il tema che noi siamo chiamati ad affrontare. Ovvero mettere la persona al centro significa soprattutto saper dare risposte rapide e attente alle emergenze di chi soffre”. "Auguro - ha concluso il ministro - un lavoro proficuo e una sua ricaduta concreta perché la ritengo determinante ed urgente anche per mantenere quel patrimonio democratico e civile che caratterizza in positivo questa parte del mondo".
L'iniziativa è la prima di un percorso di eventi che culminerà, attraverso tappe intermedie sul territorio italiano, il 21 ottobre con la riunione dei Ministri dei Paesi europei del Comitato a Bologna.