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In un libro il giornalista Ivan Scelsa racconta il successo dell’Alfa 156

mercoledì, 3 marzo 2021

In principio era ‘Giulietta’: storia di un’icona di design. E’ da pochi giorni disponibile nelle librerie, il nuovo libro di Ivan Scelsa (nella foto), giornalista e scrittore trevigliese, presidente di Associazione CinemAlfa ed appassionato di storia dell’automobile che, al suo settimo libro, si cimenta in una monografia su uno specifico modello di gran successo negli anni Novanta: l’Alfa 156.

“Ho sempre amato quest’auto. Non tutti sanno che si sarebbe dovuta chiamare Giulietta, un nome che avrebbe dovuto caratterizzare il segmento in cui si sarebbe inserita e nel contempo richiamare la storia e gli stilemi del passato. Di fatto, però, le vicende aziendali diranno altro, con la logica della numerazione in sequenza che prevalse sul romanticismo e, poco prima della sua presentazione ufficiale a Lisbona, nel 1997, portò al cambio del nome.

Ho scelto di parlare della 156 semplicemente perché già prima di compiere i vent’anni, questo modello è diventato un’iconica: la sua fanaleria incastonata come un elegante gioiello, il prezioso trilobo all’anteriore che custodisce lo stemma e da cui si sviluppano linee generose che da esso nascono e corrono lungo tutto il cofano motore fino a perdersi negli specchi retrovisori esterni e poi via, leggere sulle fiancate, appena accennate, per riprendere in coda decise. Tecnologicamente avanzata, con il suo motore di nuova concezione -l’Unijet- aprirà uno squarcio nel mondo dei propulsori a gasolio. E’ riuscita ad essere anche esageratamente potente e prestazionale, con le sue coniugazioni a sei cilindri, oltre che ad essere sempre vincente in gara contro le rivali tedesche”.

Poco dopo il lancio, è stata subito insignita del titolo di Auto dell’anno nel 1998 ed ha saputo esprimere quanto di meglio abbia rappresentato il Centro Stile Alfa Romeo degli anni Novanta che, dopo l’abbandono del Portello, a Milano ed il trasferimento ad Arese, ebbe il compito di tracciare la nuova identità del Marchio. Nell’aria c’era una visione nuova del design che strizzava l’occhio all’innovazione. Grazie ad un ristretto gruppo di designer alle dirette dipendenze dell’estro di Walter de Silva, questa berlina ha fatto sognare un’intera generazione di automobilisti.

In otto anni di carriera, è stata venduta in oltre 680mila unità. E poco importa se venisse acquistata perché dinamica ed economica o perché bella, potente e prestazionale: a distanza di oltre vent’anni, continua a segnare il mercato, divenendo oggi il nuovo desiderio collezionistico a cui in tanti hanno già rivolto l’attenzione.

Il libro edito da Giorgio Nada Editore, Gruppo Giunti, sta già facendo registrare un notevole successo, non solo tra gli appassionati del Marchio, ma anche tra coloro che vogliono approfondire la storia del suo design.

L’autore sta già lavorando ad un’altra, nuova, monografia che entrerà nella collana “Le vetture che hanno fatto la storia” e che arriverà in libreria il prossimo anno. Nel frattempo, è in fase di definizione il calendario delle presentazioni del libro ‘Alfa Romeo 156’  che – se ci verrà consentito dall’evolversi della situazione pandemica – vedrà come tappe importanti musei di settore e l’Autodromo di Monza, il 13 giugno, durante i festeggiamenti per i 111 anni dell’Alfa Romeo”.



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