Paspardo (A.Pa.) – Il “ponte di segni”, una passerella da Paspardo a Cimbergo (Brescia), un sogno per le due comunità e un’attrazione per i turisti che frequentano Valle Camonica e lago d’Iseo con un colpo d’occhio sul Pizzo Badile e la Concarena.
Le due Amministrazioni comunali stanno puntando su diversi progetti turistici. Il sindaco di Paspardo, Fabio De Pedro, sostiene il progetto: “Dobbiamo guardare avanti e cogliere tutte le opportunità per la nostra valle e per i nostri due paesi. Occorre guardare al futuro e dare un futuro ai due paesi”, mentre Giovan Battista Polonioli, sindaco di Cimbergo, afferma: “E’ un’idea che può piacere a molti, ma le priorità adesso sono altre.”
Due comunità – Il “ponte dei segni” è qualcosa di più di un sogno: la passerella avrà una lunghezza di 250 metri ad un’altezza di 150 metri dal fondo del torrente Re. Il colpo d’occhio eccezionale su Pizzo Badile e Concarena, Valle Camonica e Alto Sebino. Il rendering è già pronto, ora si guarda allo studio di fattibilità e a trovare le risorse nell’ordine del milione e mezzo. Potrebbero essere coinvolti i privati, con alcuni imprenditori che hanno già dichiarato la loro disponibilità, poi – con il ticket di accesso – la passerella potrebbe essere finanziata.
La struttura potrebbe diventare un vero richiamo turistico per l’intera Valle Camonica rilanciando l’immenso patrimonio culturale della media valle fatto di incisioni, sito Unesco dal 1979, il primo d’Italia, chiese romaniche e paesaggi incantati e natura incontaminata. “I nostri luoghi sono ad oggi poco conosciuti e valorizzati – sostengono nei due paesi camuni – quindi dobbiamo creare un’attrazione che faccia da volano”.
Scenario unico – Il “ponte dei segni” è nel cuore della media Valle Camonica, la valle dei segni, dove arte rupestre e architettura medioevale si fondono insieme in uno scenario unico. A fare da cornice le due montagne sacre ai camuni: Concarena e Pizzo Badile, maschio e femmina, che ergendosi l’uno di fronte all’altra nella media Valle Camonica due volte all’anno si incontrano grazie a un gioco di luci generando quello che ai più è noto come “sposalizio della montagna”. Durante gli equinozi, il sole sorge proiettando in cielo lo spirito della montagna sacra, il Pizzo Badile, e poi tramonta affondando in una profonda spaccatura della corona della Concarena. Questo fenomeno ha da sempre affascinato l’uomo, spingendo gli antichi Camuni (una delle primissime civiltà europee insediatasi in questi luoghi già 20mila anni prima di Cristo) a ricoprire di incisioni le rocce. Il Pizzo Badile, in questa metafora affascinante, rappresenta con la sua forma fallica l’elemento maschile che incontrandosi con la “donna”, l’elegante Concarena, generano la vita eterna.
La passerella – Il progetto prevede di collegare il sito – a Paspardo – dove qualche anno fa ha trovato spazio la prima panchina gigante della Provincia di Brescia all’interno del castagneto secolare lungo il percorso della memoria. Una sorta di terrazza naturale. Frontalmente la rocca medioevale situata a nord dell’abitato di Cimbergo, su un promontorio che si affaccia ad est sulla forra del torrente Re. Già luogo di culto a partire dai primi anni del X secolo d.c. questo antichissimo mastio di proprietà prima degli Antonioli da Grevo poi dei Federici ed infine passato ai Conti di Lodrone fedeli a Venezia, è stato protagonista di aspre contese fra le più note nobili famiglie camune che si sono susseguite nel loro dominio fatto da più di mille anni di storia.
Questi due piccole comunità distanti qualche chilometro una dall’altra, collegate dalla strada provinciale 88 che sale dal fondovalle attraversando prima Ceto e poi Cimbergo e Paspardo, potrebbero unirsi attraverso la passerella ed entrare nel novero della grandi attrazioni turistiche della Lombardia.