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Il Ministero della Salute promuove la sanità trentina

Il tasso di attuazione degli indicatori è pari al 94,7%

TRENTO - La Provincia autonoma di Trento ha ottenuto anche per l’anno 2024 la certificazione da parte del Ministero della Salute del rispetto degli impegni previsti dal Piano provinciale della prevenzione. La valutazione ministeriale conferma che il Trentino continua a distinguersi per l'efficacia e la puntualità dell’azione preventiva, con un tasso di attuazione degli indicatori pari al 94,7%. Il risultato certifica non solo la qualità tecnica e organizzativa del lavoro svolto ma anche l’attenzione strategica che la Provincia e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari dedicano alla prevenzione e promozione della salute e dei sani stili di vita.
“Questa certificazione è un riconoscimento importante per il lavoro svolto da tutta la rete sanitaria e dalle tante realtà coinvolte sul territorio, dalle scuole alle aziende. La prevenzione rappresenta una scelta strategica e concreta per costruire salute e benessere della popolazione e per assicurare la sostenibilità del servizio socio-sanitario provinciale. I numeri dimostrano che stiamo andando nella direzione giusta”, afferma l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina.

Dati positivi per la sanità trentina. Nell’ambito del sistema di valutazione “Bersaglio", condotto dal network della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa che ha misurato nuovamente le prestazioni dei sistemi sanitari pubblici in varie regioni italiane. La Provincia autonoma di Trento evidenzia un miglioramento di 50% dei 158 indicatori di valutazione (dal percorso materno-infantile alle cure palliative fino agli screening oncologici e alla qualità dei trattamenti clinici), come evidenziato nel report 2024 illustrato al NOI Techpark di Bolzano, alla presenza di dirigenti e operatori sanitari provenienti da tutta Italia.
Presente per il Trentino l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina assieme al dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Antonio D’Urso, al direttore generale di Apss Antonio Ferro ed altri dirigenti della PAT.

“Un ringraziamento speciale - ha detto Tonina - va alla Scuola Superiore Sant’Anna per aver sviluppato questo Network delle Regioni, strumento prezioso per misurare, confrontare e migliorare l’efficacia della nostra offerta sanitaria. La trasparenza e l’analisi degli esiti sono valori fondamentali. Nel complesso il sistema sanitario trentino conferma la sua capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini, di evolvere costantemente, di consolidare le buone pratiche e approfondire anche le aree dove si deve migliorare ulteriormente. Ringrazio allo stesso tempo anche il collega e assessore altoatesino alla salute Hubert Messner: la collaborazione con la Provincia di Bolzano è essenziale per rispondere ai bisogni dei cittadini. Iniziative come questa, ovvero la presentazione dei dati realizzata dalla Scuola Sant’Anna, sono vitali per dare risposte innovative e coordinate nei nostri sistemi sanitari, soprattutto per far fronte a temi cruciali come la non autosufficienza e la denatalità”.

Le aree di forza
Per il sistema sanitario trentino si conferma una serie di aree di forza, evidenziate anche in passato, che manifestano ulteriori miglioramenti.
Nello specifico le aree migliorate sono la capacità di governo della domanda di prestazioni sanitarie, l’appropriatezza prescrittiva farmaceutica, gli screening oncologici, le cure palliative, il percorso materno-infantile (parto ed età pediatrica) sia per la parte preventiva che per l’assistenza ospedaliera e territoriale, l’emergenza-urgenza, l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri, la gestione dei dispositivi e delle strumentazioni mediche, l’efficienza ed efficacia dei servizi per l’igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’assistenza residenziale che riguarda gli anziani in trattamento sociosanitario, le coperture vaccinali, la qualità dei trattamenti clinici e ospedalieri, l’assistenza domiciliare.
In miglioramento anche l’area della sanità digitale, ovvero le ricette dematerializzate, nonché la disponibilità e l’utilizzo delle soluzioni informatiche nell’ambito della salute (Trec - cartella clinica del cittadino).

Le aree di possibile miglioramento
Sui 158 indicatori rilevati, oltre al 50% in miglioramento figurano anche il 13,3% di indicatori stabili rispetto al 2023 e il 36,7% in peggioramento, che però in minima parte riguardano aree con livello negativo ma che sono invece in flessione. Tra i valori in diminuzione gli abbandoni dal pronto soccorso per i tempi di attesa e l’appropriatezza diagnostica. Aree che dunque rappresentano ambiti di approfondimento e verifica finalizzata ad un futuro miglioramento delle performance.

Prevenzione
Tra i risultati più significativi del Piano, si conferma il lavoro svolto in collaborazione con le istituzioni scolastiche grazie al programma "Scuole che promuovono salute", che ha visto la partecipazione attiva di numerosi istituti. Le azioni offerte da APSS spaziano dalla promozione dell’attività fisica e dell’educazione alimentare, alla prevenzione del tabagismo, dell’uso di alcol e in generale di ogni forma di dipendenza, fino al benessere psicologico degli studenti e delle studentesse.
Risultati importanti anche sul fronte della salute nei luoghi di lavoro: si è consolidata una rete di realtà territoriali che ha sviluppato azioni innovative sull’age management e la valorizzazione delle competenze intergenerazionali. In questo ambito, attraverso i World Café, è stato favorito lo scambio di buone pratiche aziendali, accompagnato dallo sviluppo di una piattaforma digitale e dalla realizzazione – in collaborazione con il Centro Formazione Professionale Artigianelli – di un logo distintivo da attribuire alle imprese che adottano politiche favorevoli alla salute.

Continua anche l’impegno sul fronte della prevenzione secondaria attraverso i programmi di screening oncologici, che in Trentino registrano livelli di adesione superiori alla media nazionale, come ad esempio lo screening mammografico, 72,5% (anno 2023), e lo screening cervicale, 68,9%. Numeri che testimoniano un’ampia partecipazione della popolazione e una fiducia consolidata nei confronti del sistema sanitario.

Il Piano provinciale della prevenzione punta con decisione anche sulla salute nei primi 1000 giorni di vita, promuovendo interventi precoci a favore di neonati e famiglie. Sono stati attivati diversi Spazi di incontro genitori-bambini, con iniziative dedicate come i percorsi musicali e le letture ad alta voce, che rafforzano il legame affettivo e stimolano lo sviluppo precoce. Si conferma anche per il 2024 la certificazione BFI – Baby Friendly Initiative per l’ospedale Santa Chiara e per i punti nascita di APSS, a testimonianza dell’impegno costante a favore dei percorsi nascita, per la promozione dell’allattamento e delle buone pratiche perinatali nonché del ruolo fondamentale e imprescndibile dell'assistenza territoriale svolta presso i Consultori

Il Piano provinciale della prevenzione 2020-2025 recepisce il corrispondente Piano nazionale ed è articolato in 15 Programmi, che toccano temi come scuola, sicurezza sul lavoro, comunità, ambiente, oltre a dipendenze, malattie infettive, incidenti stradali e domestici, alimentazione e nutrizione. Ogni programma si declina in azioni specifiche, monitorate attraverso appositi indicatori.
Ultimo aggiornamento: 19/06/2025 21:45:47
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