CLES (Trento) - Inaugurazione in vista per tre nuove mostre. Palazzo Assessorile e la Batibōi Gallery a Cles, insieme al Museo Retico e a Casa de Gentili a Sanzeno, ospitano esposizioni diverse durante i mesi estivi e autunnali. Molti anche gli eventi collaterali.
Sono state presentate a Palazzo Assessorile le tre mostre ormai prossime all’inaugurazione (“Reti. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non”, “Reti contemporanee” e “Nadia Tamanini. Se non sbaglio”) che nel periodo estivo-autunnale saranno ospitate negli spazi proprio di Palazzo Assessorile e della vicina Batibōi Gallery, ma anche al Museo Retico e a Casa de Gentili a Sanzeno.

La prima a essere inaugurata sarà l’esposizione intitolata “Reti. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non”, sabato 28 giugno alle 18. "
L’idea di questa mostra è nata due anni fa dal sindaco Ruggero Mucchi e dall’allora assessora alla cultura Simona Malfatti – ha esordito la sindaca di Cles
Stella Menapace –
. Una mostra che racconta la nostra storia e che condivide un patrimonio dell’Euregio".
Parole a cui si sono aggiunte quelle del vicesindaco e assessore alla cultura
Vito Apuzzo. "
Si tratta di un progetto che ho ereditato, per cui è giusto dare merito a chi l’ha ideato e portato avanti. Personalmente sono molto soddisfatto perché in questi casi la sovracomunalità, per l’importanza dell’argomento, è fondamentale. E qui addirittura parliamo di un’iniziativa sovranazionale. L’archeologia è materia complessa, ma sempre affascinante, e sono particolarmente contento che la mostra potrà coinvolgere anche il mondo della scuola, proseguendo fino a ottobre".
Sono stati quindi i curatori
Gianluca Fondriest e
Veronica Barbacovi a entrare nel dettaglio delle esposizioni.
«Questa proposta nasce per mostrare come, anche nel passato, le Alpi non rappresentassero una barriera invalicabile, ma un ponte tra culture – ha spiegato Fondriest –
. E lo fa attraverso molti reperti in prestito che rivelano caratteristiche particolari della cultura retica. Con una mostra d’arte contemporanea parallela abbiamo inoltre coinvolto degli artisti che dialogano con questi reperti a Casa de Gentili».
"Con questa mostra molti reperti importanti dal punto di vista storico-archeologico e belli dal punto di vista estetico tornano nella loro terra d’origine, ovvero la Val di Non – ha aggiunto Barbacovi –. E dimostrano così contatti, unioni, amicizie tra le popolazioni alpine".
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche
Martin Slaifer Ziller, sindaco di Sanzeno e presidente della Comunità della Val di Non, Lorenza Endrizzi per la Sovrintendenza per i beni e le attività culturali, e Isa Nebl, atelierista della Cooperativa La Coccinella alla Batibōi Gallery.

Le tre mostre
RETI. TESORI ARCHEOLOGICI DEL FERDINANDEUM DALLA VALLE DELL’INN ALLA VAL DI NON (Palazzo Assessorile Cles e Museo Retico Sanzeno - 28 giugno-12 ottobre 2025)
La mostra, curata da Gianluca Fondriest, Wolfgang Sölder e Veronica Barbacovi, è un progetto che unisce passato e presente, storia e arte, comunità e territorio. Pensata per raccontare la cultura retica attraverso i prestigiosi reperti concessi in prestito dal Ferdinandeum di Innsbruck, celebra il patrimonio condiviso delle culture alpine centro- orientali nell’età del Ferro e il profondo legame tra i territori un tempo abitati dai Reti.
Al centro dell’esposizione, la cultura Fritzens-Sanzeno (conosciuta anche come “retica”) viene presentata come espressione di un mondo alpino dinamico, aperto agli scambi e alle relazioni, lontano dall’idea di una popolazione isolata tra le montagne.
Reperti archeologici provenienti dalla Val di Non, dal Trentino, dall’Alto Adige e dal Tirolo – suddivisi in sezioni tematiche dedicate alla vita quotidiana, ai culti, alla scrittura, all’economia contadina e al ruolo del banchetto e del vino – dialogano con le opere di artisti contemporanei attivi nelle stesse aree alpine, accompagnati da suoni, filmati e illustrazioni realizzate appositamente per la mostra.
Il percorso espositivo si sviluppa su tre piani di Palazzo Assessorile a Cles e in una sala del Museo Retico a Sanzeno. Non mancheranno laboratori didattici per bambini e famiglie, eventi serali e visite guidate: un’occasione unica per vivere un’esperienza culturale a tuttotondo.