Per fare in modo che il meccanismo funzioni, vista anche l’eterogeneità dei soggetti coinvolti, è necessario che il dialogo sia costante e fruttuoso: per questo la Sezione Alto Garda e Ledro di Confcommercio Trentino, sul solco di quanto viene portato avanti a livello provinciale, ha voluto riunire attorno ad un tavolo i protagonisti dell’alternanza scuola-lavoro.
«Questo tavolo - spiega Claudio Miorelli - ci consente di calibrare al meglio il funzionamento dei tirocini e dei progetti di alternanza scuola - lavoro. Pur essendo un primo incontro, sono già emerse alcune proposte molto interessanti, sia dal lato delle imprese che dalla scuola. C’è l’esigenza, per esempio, di orientare l’offerta formativa in modo più dinamico e più vicino alle tendenze del mercato. È emersa anche la necessità di promuovere con decisione la formazione dei formatori: in un settore particolarmente dinamico, è essenziale che chi trasmette il sapere sia aggiornato sulle tendenze, sui gusti e sull’andamento del mercato.
Ciascuna delle associazioni presenti ha sottoposto alcune considerazioni che i rappresentanti delle istituzioni scolastiche e dell’ente pubblico provinciale hanno ascoltato con interesse: su molte di esse vi è condivisione e mi auguro che il percorso possa proseguire per arrivare a concretezza. Trasversale alle categorie c’è il problema delle lingue: bisogna fare di più, soprattutto in considerazione del nostro territorio che vive sul turismo straniero e che ha bisogno di operatori in grado di esprimersi in almeno due o tre lingue». «Un altro tema particolarmente avvertito - prosegue Miorelli - è quello del valore della professione del terziario: dobbiamo tutti insieme, coralmente, adoperarci per far crescere sempre di più la percezione di quanto sia importante e gratificante lavorare nel nostro settore, affinché non sia considerato - al momento della scelta dell’istituto superiore - come una opzione residuale. Abbiamo dato la nostra disponibilità ad incontrare ragazzi e famiglie già nei periodi di orientamento durante le scuole medie».
«Dal tavolo - continua Miorelli - è uscita anche l’importanza di rendere riconoscibili e certificate le aziende che si prestano a seguire percorsi di alternanza scuola - lavoro. Già con il CFP-UPT di Arco abbiamo cominciato a rendere riconoscibili, con una targhetta, i ragazzi nelle aziende: questo ha cambiato radicalmente anche il modo in cui gli stessi clienti si approcciano a loro, valorizzandone proprio il ruolo formativo. Dall’incontro è uscita anche la possibilità di avviare un progetto di certificazione delle “aziende formative” (ben riconoscibile anche dai clienti attraverso un’apposita targa), che magari - come già succede in altre regioni d’Italia - consenta agevolazioni in alcuni settori. L’investimento in formazione, del resto, è un investimento che non è soltanto del singolo, delle famiglie o delle aziende ma interessa l’intera comunità».
L’avvio del tavolo di lavoro - che ciascun partecipante ha salutato con entusiasmo - consentirà a Confcommercio Trentino di rappresentare con maggiore incisività le esigenze del mercato del lavoro anche nei contesti istituzionali nei quali vengono elaborati gli standard educativi: la dott.ssa Carlini, infatti, ha assicurato il coinvolgimento dell’associazione durante l’iter di revisione dei piani formativi sia a livello nazionale che locale.