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Garante disabilità in Lombardia, Tironi (FI): "Presidiamo diritti e interessi"

Brescia - “Dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili per tutelare chi, per ragioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali, trova ostacoli alla sua piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. È un dovere che deriva da un principio nobile e dalle storie delle persone con disabilità, delle loro famiglie e dei loro caregiver. L’istituzione del Garante per la tutela delle persone con disabilità decisa dal Consiglio regionale con una legge che ho da subito sottoscritto e sostenuto va in questa direzione”. È quanto dichiara la Vicepresidente della Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, Simona Tironi, in relazione all’approvazione da parte dell’Assemblea lombarda della legge che istituisce il Garante per la tutela delle persone con disabilità. “Se non bastassero le storie di vita delle persone, sono i numeri dell’universo delle disabilità ad imporci la massima attenzione. Si tratta - prosegue - di circa 87 milioni di persone nell'Unione europea e di 3 milioni e 150 mila, il 5,2% della popolazione, in Italia. Con una geografia che vede la Lombardia tra le Regioni con la prevalenza più bassa, al 4,1%, ma con numeri assoluti significativi, che necessitano politiche di sistema e interventi per i singoli. Cittadini e cittadine che ogni giorno devono affrontare piccole e grandi difficoltà che possiamo leggere anche dai dati su molte tematiche, dall’inclusione sociale, scolastica e lavorativa, al rischio di povertà, alla mobilità, al benessere economico”. Il Garante si occuperà di presidiare diritti e interessi delle persone con disabilità operando attivamente nei differenti contesti sociali, svolgendo attività di vigilanza e segnalazione, attivando interventi di prevenzione e contrasto dei fenomeni di discriminazione o di mancata tutela e promuovendo attività orientate a diffondere nel tessuto sociale la conoscenza della disabilità e la cultura del rispetto. “Abbiamo bisogno della sentinella istituzionale rappresentata dal Garante per sensibilizzare e informare e anche per offrire un punto di accesso che sistematizzi problemi e criticità. Il fatto che il Consiglio regionale abbia messo a sistema in modo pragmatico una figura di garanzia è un ottimo segnale concreto per continuare a guardare al futuro con speranza e ottimismo”.


Lombardia, nasce il Garante regionale per le persone disabili


Il Consiglio regionale ha istituito il Garante regionale per la tutela delle persone con disabilità. L’autorità di garanzia, autonoma e indipendente, ha la funzione di tutelare i diritti delle persone disabili, anche mediante azioni di prevenzione e contrasto ai fenomeni della discriminazione, in tutti gli aspetti della vita associata.


La legge di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza (Alessandro Fermi, Presidente, Francesca Brianza e Carlo Borghetti, Vice Presidenti; Giovanni Malanchini e Dario Violi, Consiglieri Segretari) e dei Consiglieri Baffi, Cappellari, Carzeri, Epis, Mazzali e Tironi, di cui è stata relatrice la Consigliera leghista Alessandra Cappellari, Presidente della Commissione Affari istituzionali, è stato approvato oggi all’unanimità dall’Assemblea di Palazzo Pirelli.


La figura istituzionale del Garante è concepita come punto di ascoltodelle esigenze e delle istanze provenienti dai soggetti in condizione di disabilità.

In quanto Autorità che promuove la sensibilizzazione circa i diritti della persona disabile e l’integrazione di quest’ultima, opera infatti come soggetto istituzionale in grado di fornire assistenza, pronta e gratuita, alle persone con disabilità, anche nell’ottica della loro tutela.


In secondo luogo, il Garante opera attivamente in favore delle persone con disabilità nei differenti contesti sociali (famiglia, lavoro e società), svolgendo, tra l’altro, attività di vigilanza e segnalazione, attivando interventi di prevenzione e contrasto dei fenomeni di discriminazione o di mancata tutela delle persone disabili e promuovendo attività orientate a diffondere nel tessuto sociale la conoscenza della disabilità e la cultura del rispetto. Il Garante promuove altresì iniziative formative e di raccolta dati, anche in collaborazione con le istituzioni nazionali. Il Garante si configura, dunque, quale figura istituzionale in grado di stimolare, anche presso le pubbliche amministrazioni, l’affermazione del più alto grado di tutela dei diritti della persona disabile.


Alla luce del contesto normativo vigente, lo svolgimento delle funzioni del nuovo Garante regionale sono state attribuite alDifensore regionale. Una scelta, che risponde all’esigenza di evitare la proliferazione di organi di garanzia regionali e consente di impiegare in modo efficiente le risorse umane, organizzative e patrimoniali già esistenti.


L’istituzione del Garante regionale per le persone disabili, fortemente voluto dal Presidente Alessandro Fermi, che è anche primo firmatario della legge approvata oggi, ha raccolto consenso unanime fra i gruppi politici, sia pure con alcuni distinguo. Esprime soddisfazione la Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza. “Negli anni – ha commentato l’esponente della Lega -Regione Lombardia ha dimostrato grande attenzione per il coinvolgimento e l’inclusione sociale delle persone diversamente abili, anche attraverso l’adozione di strumenti economici ed amministrativi innovativi. Il Garante per la tutela delle persone con disabilità, istituito presso il Consiglio regionale rappresenterà un organo consultivo privilegiato, innanzitutto per l’organo consiliare, nell’elaborazione di politiche innovative in materia di disabilità”.


“Sono contento – ha commentato il Consigliere Segretario Giovanni Malanchini - che sia stata approvata questa proposta, della quale sono sottoscrittore, che dimostra come l'attenzione di Regione Lombardia sia sempre molto alta su un tema che tocca da vicino la vita di tantissime persone e famiglie lombarde”. Parole a cui fanno eco quelle della Consigliera Selene Pravettoni (Lega): “Il progetto di legge approvato oggi costituisce un importante passo avanti nella tutela della dignità delle persone disabili e nell’abbattimento di quelle barriere che, pur non essendo fisiche, rappresentano per loro un grandissimo ostacolo”.


Voto a favore con qualche polemica da parte del Movimento 5 Stelle, che ha lamentato la bocciatura di alcuni suoi emendamenti. “In tema di diritti – ha commentato il Consigliere Gregorio Mammìè comunque sempre meglio poco che niente. Ci auguriamo che in futuro, la sensibilità della maggioranza in Consiglio possa aumentare, noi continueremo a lavorare per questo risultato”.


Semaforo verde con distinguo pure dal PD. “Permane qualche dubbio– ha sottolineato il Capogruppo Fabio Pizzulsull’opportunità di accorpare tutte le figure dei Garanti. Crediamo che le ragioni, sia pur esistenti, di razionalizzazione e risparmio, non possano prevalere sulla necessità di mantenere un presidio autonomo, anche simbolicamente, su determinate questioni, come quella di cui ci siamo occupati oggi. Suona quasi paradossale – ha fatto notare l’esponente Dem – che nel momento in cui si istituisce la figura del Garante per le persone con disabilità, si vada poi automaticamente a dire che questa viene accorpata a quella del Difensore civico regionale”.

Ultimo aggiornamento: 15/06/2021 15:03:41
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