"La commissione presieduta dal direttore di dipartimento Volker Klotz ha certificato che gli aspetti culturali del progetto selezionato sono ben ponderati e che gli investimenti, suddivisi tra diversi settori, sono mirati al piano di rilancio del paese di Stelvio” – ha evidenziato l’assessore alla cultura in lingua tedesca Philipp Achammer, che ha presentato il piano insieme ai suoi omologhi Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider. “Stelvio – ha rimarcato Achammer – soddisfa il criterio dello spopolamento, in quanto l’agglomerato romanico conta al momento appena 421 abitanti. La connessione tra tradizione e innovazione, così come il coinvolgimento di molti partner provenienti da diverse aree sono stati convincenti nella proposta di rilancio”. Tra i progetti per il rilancio di Stelvio sono previsti spazi di coworking, la conversione del negozio del villaggio in un centro servizi, un museo diffuso, investimenti nell'agricoltura, residenze per artisti e il festival culturale "Stelvio Festival". Secondo il rapporto stilato, la presenza di un albergo diffuso crea inoltre un potenziale di sviluppo per il turismo dolce.
La graduatoria
Secondo il report stilato dal Nucleo valutazione, alle spalle di Stelvio si è posizionato il Comune di Salorno sulla Strada del Vino con 550 punti, seguito a ruota da Chiusa (520 punti), Vipiteno (500), Curon Venosta (460) e il Comune di Fortezza, che ha ottenuto 155 punti per il progetto di valorizzazione della zona di Mezzaselva. Le proposte avanzate dai Comuni di Trodena nel parco naturale, Anterivo, Aldino e Castelrotto, quest’ultimo per il progetto relativo alla frazione di Telfen, non sono stati ammessi, non avendo soddisfatto tutti i requisiti richiesti.
Piano anche per piccoli progetti
Il bando del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, come noto, prevede il finanziamento complessivo di 21 progetti (uno per ogni regione e provincia autonoma), ma l’asse di finanziamento del PNRR “Attrattività dei borghi” prevede anche un secondo sostegno statale: nell’ambito dell’Azione B i Comuni, sempre entro il 15 marzo 2022, possono presentare direttamente al Ministero della Cultura domanda di finanziamento per piccoli progetti fino a 1,6 milioni di euro.