Rodengo Saiano - Assegnati a enti locali e imprese i riconoscimenti della IV edizione del premio di eccellenza nazionale “Verso un’economia circolare”. Alla presenza di importanti ospiti del mondo istituzionale ed economico, è stato celebrato il concorso nazionale rivolto ad enti locali ed aziende. In mattinata viene lanciata l’’idea della prossima quinta edizione con il coinvolgimento più strutturale del mondo agricolo.
“Le normative europee e nazionali, e dunque il ruolo anche di Regione Lombardia, non potranno essere efficaci se alla base non vi sta la consapevolezza che il cambiamento deve partire dai territori, senza distinzioni di sorta. Serve uno sforzo di credibilità da parte di tutti gli attori. Solo così possiamo portare a compimento quei processi di transizione ecologica, economica e culturale che abbiamo inserito nelle agende del nostro agire, sia per il presente che per la prospettiva futura”, ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura.
“Progettare lo sviluppo futuro, un nuovo sentiero nel solco del next generation Eu così ricco di opportunità e allo stesso tempo di responsabilità. L’azione del Governo è tesa proprio a colmare quel gap che da troppo tempo vede l’Italia arrancare nel capitalizzare le enormi risorse messe a disposizione dalla Comunità europea e che a maggior ragione oggi, deve impegnare tutti verso uno sforzo comune", ha sottolineato Antonio Misiani , vice Ministro delle Finanze.
L’evento in diretta streaming “Economia circolare: modelli economici, stili di vita e sostenibilità” promosso da Fondazione Cogeme in collaborazione con Kyoto Club, ha approfondito temi importanti sulle imminenti sfide legate allo sviluppo sostenibile. Essa ha sostanziato la successiva cerimonia del premio di eccellenza nazionale “Verso un’economia circolare” rivolto ad Enti locali e Mondo dell’impresa e che ha registrato numerose candidature provenienti da tutta Italia.
Il premio vanta di importanti collaborazioni tra cui quelle delle due Università di Brescia (Università degli Studi e Cattolica del Sacro Cuore), Confcooperative, e sopratuttto il sostegno di Fondazione Cariplo e Apindustria, oltre al patrocinio di Confindustria Venezia, Coordinamento Agende 21 locali, Alleanza per il clima, Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani, Alleanza per la Generatività Sociale, Borghi Autentici d’Italia, ICESP - Italian Circular Economy Stakeholder Platform, Cogeme S.p.A. e Acque Bresciane. Di grande prestigio, si riconferma per il quarto anno, il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
In un momento storico particolarmente complesso come quello attuale, mettere in evidenza quanto si sta facendo in direzione dell’economia circolare ha consentito ai partecipanti della tavola rotonda di porre diversi spunti di riflessione e di lanciare, ognuno per le proprie competenze, dei veri e propri appelli alle istituzioni affinchè gli sforzi dei territori e di tutto il tessuto economico possano concretizzarsi e non ostacolati.
Auspici che hanno accomunato negli intenti le riflessioni di Marco Mariotti, vice Presidente di Apindustria Brescia, partner storico dell’iniziativa, così come quelle di Giovanni Garbelli per quanto riguarda il comparto agricolo in rappresentanza di Confagricoltura Brescia. Lo stesso Enrico Giovannini (nella foto), presidente Asvis, ha posto al centro questi stimoli in un suo contributo video condiviso durante la mattinata e mettendo a fattore comune “l’economia circolare e la transizione ecologica, centrali e determinanti per il presente e il futuro del nostro Paese, in un anno che sarà ancora molto difficile; l’ultimo rapporto Istat ci illustra come l’atteggiamento delle imprese rispetto alla crisi economica e sociale sia già ripartita con forza puntando sulla sostenibilità con un approccio di resilienza verso le avversità per trasformare le difficoltà in nuove opportunità da cogliere e volorizzare”.
E così Valeria Negrini vice Presidente di Fondazione Cariplo, la quale, grazie al ruolo centrale della proprio fondazione, ha ribadito la necessità di ”rendere “meno eccezionali” queste esperienze virtuose e dunque porle al centro delle tutte le politiche sociali, economiche, culturali”. Con questo approccio Kyoto club, rappresentato dal Direttore Sergio Andreis, stimola ad un ulteriore impegno soprattutto in una direzione di semplificazione delle procedure, un appello condiviso da tutti i relatori della tavola rotonda.
“In questo senso”- fanno notare il presidente di Fondazione Cogeme Gabriele Archetti (nella foto) e il vice Elvio Bertoletti - “Fondazione Cogeme si impegnerà ad essere interprete e canale diffusore anche nei mesi a venire degli spunti emersi da questa lodevole discussione.