Trento - Il Premio Nobel Deaton: "Il Covid-19 aumenterà il divario tra ricchi e poveri in America, ma ridurrà il divario tra i Paesi". Ha analizzato le ripercussioni della pandemia sulle disuguaglianze sociali americane e mondiali, Angus Deaton, premio Nobel 2015, nel corso dell’evento che chiude la quindicesima edizione del Festival dell’Economia di Trento.
"Il Covid19 ha reso più evidenti alcuni divari già presenti all’interno della società degli Stati Uniti – commenta il premio Nobel -. Per esempio la fascia meno istruita è stata ulteriormente penalizzata, con un aumento del divario sanitario ma anche dei cosiddetti decessi per disperazione, che hanno raggiunto i 143mila al 22 settembre 2020". Effetto inverso si sta invece producendo a livello mondiale: "La pandemia ha colpito prima e più i Paesi ricchi, finendo per ridurre in qualche modo il divario tra Paesi ricchi e poveri. Questo è forse l’unico modo in cui il Covid ha reso il mondo giusto".
Parte da un’analisi delle disuguaglianze presenti negli USA prima della pandemia da Covid-19, la lezione che chiude il Festival dell’Economia, tenuta da Angus Deaton (nella foto con Boeri), Premio Nobel ideatore del metodo utilizzato nella misurazione della povertà, noto come il “Paradosso di D”. "Prima del Covid-19, in America – e i dati provengono dalla mia ultima pubblicazione, scritta con Case, “Deaths of Despair” -, si nota come 1/3 degli americani abbia un diploma universitario e 2/3 invece ne sia sprovvisto. Un fattore, questo, che comporta come prima conseguenza la possibilità o meno di accedere ad un posto di lavoro e, dunque, di avere o meno un dato stile di vita.