Chiudere le scuole avrebbe un impatto negativo molto forte sui giovani e sulle famiglie ma anche sull’economia”.
I dati registrati ad oggi dimostrano anche una tenuta, in termini di rischio contagio, nell’intero comparto manifatturiero. I focolai si sono manifestati sono in alcuni settori e sono stati gestiti. “Appare importante invece individuare modalità di comportamento e eventuali restrizioni sui luoghi di maggiore socialità, quindi sul fronte dei servizi provando allo stesso tempo a dare continuità al settore alberghiero in vista della stagione turistica invernale”, prosegue il segretario della Cgil che è tornato a chiedere anche la riattivazione del tavolo tecnico provinciale Covid 19 “strumento utile per individuare linee guida convergenti e contenere i contagi. Ad un mese dall’impegno della Giunta sulla riattivazione nulla si è ancora mosso”.
Dunque la partita della ripresa economica. Per il segretario Grosselli la prossima legge di Stabilità provinciale e la legge di bilancio 2021-23 devono segnare un cambio di passo significativo, ponendo le basi per una crescita strutturale dell’economia locale. La priorità è rilanciare gli investimenti pubblici e sostenere gli investimenti privati, con una logica selettiva che premi la creazione di valore. Bisogna investire sull’ambiente, sulle nuove tecnologie e sulle opere pubbliche. “Non serve un elenco di interventi tampone, ma un insieme di investimenti che facciano da volano alla crescita presente e futura. Le risorse non possono essere sprecate, neppure se arrivano dall’Europa”.
Infine la preoccupante questione dell’occupazione, anche in vista dell’impatto che potrebbe avere sul mercato del lavoro lo sblocco dei licenziamenti dal 2021. Per fronteggiare una potenziale onda di disoccupati bisogna rafforzare le misure di sostegno al reddito, potenziando le dotazioni del Fondo di Solidarietà per i dipendenti in cassa integrazione delle imprese più piccole e dando sostegno al reddito di famiglie e lavoratori. Infine serve investire sulle politiche attive per favorire la ricollocazione dei disoccupati. “Non ci sarà, però, nessun intervento efficace se prima non verranno potenziati gli organici dei centri per l’impiego con nuove assunzioni. In questo quadro l’unica ricetta appare una manovra economica espansiva. “Sarebbe assurdo prevedere tagli al bilancio pubblico. Abbiamo chiesto un incontro preventivo con la Giunta provinciale perché in questa fase è fondamentale condividere le priorità per la nostra comunità”, conclude Grosselli.