L’emendamento dell’assessora Zanotelli, inoltre, rafforza ulteriormente il dispositivo della mozione e lo voterò con convinzione, ha concluso.
Paola Demagri (Casa autonomia) ha riportato la sensibilità della popolazione sul tema, che ci impone severità e un contrasto senza esitazione a questa mega struttura, ha detto. Se necessario, ha aggiunto, rappresentando al Veneto la nostra disponibilità a mettere a disposizione il nostro know how per contrastare il suo problema.
L’assessora Giulia Zanotelli ha confermato la posizione della Giunta di netto contrasto all’ipotesi di realizzazione del bacino del Vanoi, chiarendo le motivazioni anche tecniche da tempo rappresentate dalla Provincia rispetto al progetto. Abbiamo avuto un diniego alla richiesta di accesso agli atti e anche al ricorso, ha raccontato. Tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto, ha aggiunto rappresentando la disponibilità a mettere in campo la progettualità degli istituti di ricerca trentini rispetto ad impianti di efficientamento nell’utilizzo dell’acqua a beneficio dei vicini veneti.
Filippo Degasperi (Onda) ha detto che l’ipotesi preoccupa molto anche perché riguarda un territorio che non è stato certo favorito dalla Pat, basti pensare alla vicenda della discarica. Secondo l’esponente di Onda l’atteggiamento del Veneto è di tipo coloniale al quale la Giunta deve rispondere con un no chiaro pronunciato in Consiglio. Anche perché c’è da stare poco tranquilli quando la Lega del Veneto diffonde mozioni a destra e a manca a favore di questa diga. Sullo sfondo c’è la questione del modello di sviluppo che se è quello che il Veneto ha abbracciato e, come con la Valdastico, il Trentino rischia grosso.
Manica in replica ha affermato che la tranquillità non può essere risposta in qualche lettera di rassicurazione perché ci si trova di fronte a atti formali della Regione Veneto che ha investito un milione nel progetto. Anche per questo servono atti formali da parte nostra. Ma l’emendamento ribadisce la ferma contrarietà, cercando giustamente di tenere dentro ciò che la Giunta ha fatto per opporsi alle decisioni venete. La mozione, ha aggiunto, verrà trasferita ai consiglieri Pd veneti anche perché molte amministrazioni del Veneto si stanno muovendo a favore dell’invaso. C’è un problema di modello di sviluppo e chi ha fatto la proposta della diga sembra viva in un’altra epoca. Mentre in Trentino i limiti sono da tempo definiti.
Antonella Brunet, in dichiarazione di voto, ha ribadito l’importanza del no al progetto. Mentre Degasperi ha detto che i cittadini del Vanoi non vanno tranquillizzati ma svegliati perché c’è una maggioranza di centro destra che insegue questo modello di sviluppo predatorio. Il punto per Degasperi non è tecnico ma politico.