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Declassamento del lupo, via libera in Parlamento

Il commento dell'onorevole Ambrosi e la soddisfazione dell’assessore Failoni

Trento - Dopo il voto in Commissione, con 144 voti favorevoli, 98 contrari e 20 astenuti su 262 presenti, anche l’aula della Camera dei Deputati ha oggi approvato la proposta di modifica della direttiva Habitat (COM(2025)106), che prevede il passaggio del lupo da specie 'strettamente protetta' a specie 'protetta'.

"Da relatrice del provvedimento, di ci ho seguito l’intero iter, la considero una svolta attesa e necessaria: non contro la natura, ma per ristabilire un equilibrio tra la tutela della fauna e la sopravvivenza delle attività umane. In territori come il Trentino-Alto Adige, la Lessinia, le Alpi venete e l’Appennino centrale, le difficoltà nella convivenza forzata con il lupo hanno superato ogni limite accettabile. Oggi, con questo voto, diamo finalmente ascolto a chi vive e lavora nelle aree interne, e chiedeva solo una cosa: buon senso", dichiara la parlamentare trentina Alessia Ambrosi (FdI).

Il lupo è presente sulle Alpi, in Valtellina, Alta Valle Camonica (nella foto © Fausto Bariselli), Trentino e Alto Adige
"Il parere parlamentare conferma la piena conformità della proposta europea al principio di sussidiarietà e si fonda su dati concreti: quasi 9.000 capi di bestiame predati negli ultimi tre anni, danni economici e psicologici ingenti per allevatori e famiglie, fenomeni crescenti di lupi confidenti nei centri abitati, 19 aggressioni dal 2017 ad oggi, tra cui un grave episodio che ha coinvolto un bambino in un parco della Capitale - aggiunge l'onorevole Ambrosi - Non si tratta di allarmismo né di populismo, ma della necessità di una gestione attiva, già praticata in altri Stati europei, e che l’Italia dovrà ora recepire aggiornando una normativa nazionale ferma al 1992: la legge 157, concepita in un’epoca in cui il lupo era sull’orlo dell’estinzione, e che oggi non rispecchia più la realtà né i dati della biodiversità.
Quella legge va cambiata: dobbiamo passare da un approccio di conservazione rigida a un modello di gestione faunistica equilibrata, razionale e umana".

L'assessore provinciale con delega a foreste e grandi carnivori, Roberto Failoni, esprime parole di soddisfazione per il parere favorevole espresso oggi dalla Camera dei deputati e dalla Commissione agricoltura del Senato riguardo la proposta di modifica della direttiva Habitat, con il declassamento del lupo da “specie strettamente protetta” a “specie protetta”. Un passaggio che consentirà agli Stati membri di gestire in maniera più flessibile le popolazioni di lupo, rispondendo alle esigenze di sicurezza e tutela delle attività sociali ed economiche nei territori di montagna.

La Provincia autonoma di Trento - unico territorio a livello nazionale, assieme all’Alto Adige - era peraltro intervenuta con l’assessore Failoni in audizione alla XIV Commissione “Politiche dell’Unione europea” della Camera dei deputati, nell’ambito dell’esame di questa proposta. In quella sede, l’esponente della Giunta si era fatto portavoce delle istanze dei territori, evidenziando la necessità di strumenti normativi più flessibili e adeguati alla specificità del Trentino.

“La sicurezza delle persone, la salvaguardia dell’agricoltura, della zootecnia e del turismo sono priorità assolute per il nostro territorio - ha dichiarato Failoni -. Da tempo siamo al lavoro affinché si arrivi ad una soluzione che tuteli le attività economiche e impedisca lo spopolamento delle nostre aree montane, favorendo al contempo la coesistenza con la fauna selvatica. Con l’attesa nuova classificazione, sarà possibile intervenire anche tramite strumenti oggi non accessibili, come il controllo diretto della popolazione o, se previsto, l’inserimento tra le specie cacciabili. La proposta di modifica della direttiva Habitat rappresenta dunque un passo importante nella giusta direzione: l’auspicio è che anche il voto finale del Parlamento europeo, previsto per giovedì 8 maggio, confermi questa linea”.
Ultimo aggiornamento: 07/05/2025 00:58:58
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