TRENTO - “Accogliamo con grande soddisfazione il via libera del Parlamento italiano alla legge di delegazione europea che recepisce il declassamento del lupo da specie ‘rigorosamente protetta’ a ‘protetta’. Si tratta di un segnale importante, che va nella direzione da noi richiesta da anni: consentire finalmente una gestione più flessibile e concreta dei grandi carnivori, per tutelare allevatori, agricoltori e la sicurezza dei cittadini”. È quanto afferma
Gianluca Barbacovi, presidente di
Coldiretti Trentino Alto Adige, commentando l’approvazione della norma che apre alla possibilità di interventi di controllo sulle popolazioni di lupo e sulla gestione dei singoli esemplari problematici.
“Le istituzioni nazionali hanno raccolto l’appello dei territori di montagna, e in particolare del Trentino Alto Adige, tra le aree più colpite d’Italia dal fenomeno. Negli ultimi anni – ricorda Barbacovi –
abbiamo assistito a decine di attacchi con conseguenze gravissime, che stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti e accelerando lo spopolamento delle zone interne.
Questo provvedimento rappresenta finalmente una risposta concreta a un disequilibrio che non era più sostenibile”.
Il presidente di Coldiretti sottolinea come il voto arrivi dopo un articolato percorso europeo che ha visto l’Italia e le Province autonome impegnate nel chiedere un aggiornamento della direttiva Habitat e nell’evidenziare la necessità di strumenti più adeguati ad affrontare le criticità sui pascoli e sugli alpeggi.
“Con oltre 3.300 lupi in Italia e più di 25.000 a livello europeo – prosegue – non si può più parlare di specie in via di estinzione. Al contrario, il vero rischio oggi è la scomparsa dell’uomo dalla montagna, con danni incalcolabili per l’economia, l’occupazione e la cura del territorio. Senza l’attività quotidiana delle aziende agricole, aumentano degrado, frane e alluvioni, amplificati dagli effetti dei cambiamenti climatici”.
Barbacovi richiama anche la grande mobilitazione dello scorso anno a Trento, che vide oltre mille allevatori e agricoltori manifestare davanti al Palazzo della Regione: “Lo abbiamo detto forte e chiaro e oggi lo ribadiamo con forza: vogliamo difendere gli alpeggi assediati dai grandi carnivori, tutelare la vita dei cittadini e fermare lo spopolamento della montagna. Oggi, grazie al voto della Camera dei deputati e della Commissione agricoltura del Senato, si compie un passo avanti decisivo in questa direzione”.
“Il Trentino Alto Adige – conclude – è uno dei territori italiani più interessati dalla presenza dei grandi carnivori. Per questo serve passare dalla semplice conservazione alla gestione attiva. Malghe, pascoli e allevamenti sono pilastri della nostra storia, delle nostre tradizioni e anche del nostro turismo: difenderli significa difendere l’identità stessa delle nostre montagne”.