Orzinuovi – C’è anche il territorio bresciano nell’iniziativa ‘Storie da ricordare – Grandi imprese e solidarietà ai tempi del Coronavirus’ dell’associazione Valentia, realtà calabrese impegnata dal 2017 in iniziative sociali. Un libro con diverse storie di persone che hanno deciso di mettersi a disposizione per la lotta contro il coronavirus: i proventi e la raccolta fondi serviranno a dare vita per aree destinate ad alberi con l’obiettivo di ricordare le vittime della pandemia Covid-19. Nella provincia di Brescia è stato individuato Orzinuovi come Comune “simbolo” della tragedia e che sarà destinatario degli alberi.
“Abbiamo dato con piacere la possibilità di interagire per questo progetto con l’’associazione Valentia, nonostante operi distante dal nostro territorio. Ringrazio i miei collaboratori perché nell’interlocuzione hanno individuato luoghi simbolo dove mettere a punto l’iniziativa, in primis Orzinuovi. Dare vita a boschi della memoria per ricordare situazione di grandi difficoltà per un momento drammatico ha un grande significato. Per guardare avanti dobbiamo pensare che il ricordo deve essere parte importante dell’esistenza e rimarrà ancora con noi per molto”, il commento del presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi. L’ipotesi di una futura collaborazione vede anche il ruolo dell’ente provinciale per la diffusione e la distribuzione del libro, al momento possibile tramite la piattaforma CharityStars, dedicata alle organizzazioni no profit.
“L’obiettivo è arrivare a un bosco ricavato in ogni regione, poi chissà potremo aumentare la capillarità dell’iniziativa, tutto dipenderà dalle vendite del libro essendo correlati i due aspetti – spiega Anthony Lo Bianco, presidente Associazione Valentia -. Proviamo a far passare messaggi positivi. Siamo un’associazione di Vibo Valentia, con numerose criticità sul territorio, si parla male di noi dalla sanità alla criminalità ma noi puntiamo sulla positività dei giovani che ci credono e che vogliono proseguire. Siamo un gruppo di giovani: nel mese di marzo noi non abbiamo toccato con mano il problema coronavirus, non capendo la tragicità del momento. All’epoca abbiamo raccolto fondi per ospedali e dispositivi sanitari e da lì è nato l’orgoglio per dare un ricordo non solo a noi ma anche a chi ha dato la vita per la tragedia. Considerando le limitazioni per funerali e sepolture per molti, abbiamo raccolto le storie in un libro e l’idea è quella di creare aree verdi per ricordare le vittime di questa tragedia. Oltre a Brescia ci sono aziende, province e associazione e due ministri (Costa e Spadafora) che hanno partecipato al nostro percorso col presidente UNICEF che purtroppo ieri ci ha lasciati e al quale dedicheremo il primo albero. Andremo a creare più aree verdi possibili: l’obiettivo è uno per regione, con il numero di alberi direttamente proporzionali ai libri che andranno venduti. Il ricavato del libro va per l’acquisto di alberi: non c’è scopo di lucro, siamo consapevoli alle spese a cui andiamo incontro e andremo passo dopo passo. L’obiettivo è di proseguire con un’iniziativa che rimarrà negli anni. I Comuni colpiti nel Bresciano sono molteplici: abbiamo diverse amministrazioni che ci hanno contattato, anche tanti istituti scolastici, ci fa piacere, speriamo di raggiungere una platea sempre più ampia”.
Antonio Bazzani, il Consigliere delegato alla Protezione Civile, ha rimarcato l’impegno della Provincia di Brescia anche in condizioni difficili quali quelle del Covid-19: “Noi siamo stati in prima linea anche in una primavera molto difficile. Undici volontari della nostra Protezione Civile non ci sono più, raccogliamo il testimone anche per noi cercando di cogliere segni di speranze. Il mio grazie per questo gesto è a nome dei 5mila volontari e delle 250 associazioni che operano sul territorio”.
Gianpietro Maffoni, sindaco di Orzinuovi, ha ripercorso i momenti di sofferenza a inizio pandemia: “Ricordiamo un momento molto doloroso per tutti, tutto nella provincia è partito da noi. Eravamo preoccupati dalle notizie che giungevano dalla vicina Lodi ma nessuno immaginava la tragedia successiva. Contagiati, malati e morti sono seguiti in sequenza. Ora la stiamo vivendo in modo diverso ma non ne siamo ancora usciti: è un segno aver pensato a Orzinuovi con una piantumazione di alberi che lancia il significato di respiro, di guardare avanti e con un futuro. Mi sento in dovere di esprimere orgoglio e felicità per averci inclusi in questo progetto. Zona e estensione della piantumazione sono ancora da definire”.