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Martedì, 19 gennaio 2021

Brescia, manifesto choc contro i cacciatori: furia del mondo venatorio

Brescia - È un cartellone firmato "LEAL – Lega Antivivisezione", che raffigura mani grondanti sangue su sfondo nero e la scritta “la caccia sarebbe uno sport più interessante se anche gli animali avessero il fucile” comparso a Brescia, quartiere Sant’Eufemia, a scatenare le polemiche.


Floriano Massardi, vicecapogruppo della Lega al Pirellone, è intervenuto sulla vicenda: “Sono del parere che il dibattito sulla caccia debba sempre mantenersi nei limiti del rispetto dell’opinione altrui e della decenza, senza sfociare in messaggi di tipo violento o aggressivo.

Questo, a maggior ragione, in quanto solo nel nostro Paese assistiamo da anni a una demonizzazione della figura del cacciatore, mentre nel resto del mondo la percezione è ben differente, anche da parte delle associazioni ambientaliste.


Il cacciatore svolge da sempre un’attività a favore dell’ambiente, delle zone boschive e della loro conservazione, contribuendo a mantenere intatto l’ecosistema, a tutto vantaggio della flora e della fauna presenti. Il contenimento della fauna selvatica è essenziale anche per salvare vite umane dai ripetuti incidenti stradali, spesso mortali, causati da ungulati sempre più fuori controllo.


Inoltre, è ben nota l’attività benefica svolta dalle associazioni venatorie, mentre non trovo traccia di donazioni provenienti dall’opposto fronte animalista. Infatti nell’emergenza Covid19 la solidarietà dei cacciatori ha dato come risultato la raccolta di oltre 2.000.000 euro, donati alle strutture ospedaliere e sanitarie, con la provincia di Brescia che si è distinta quale la più generosa d'Italia. A coloro che hanno affisso quel manifesto li invito a rimuoverlo e ricordo che un loro parente o un amico potrebbe essersi salvato dal Covid grazie alla generosità dei cacciatori. Riflettiamo su questo prima di veicolare messaggi pericolosi, dai quali si deduce l’equazione cacciatori=assassini”.

Ultimo aggiornamento: 19/01/2021 19:39:10
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