Breno, le imprese camune sensibili ai rischi. I risultati dell'Osservatorio

Breno - Nel convegno "Le imprese della Valcamonica e la Sensibilità ai rischi", che si è svolto a Breno (Brescia) sono stati svelati i risultati dell’osservatorio condotto da Assocamuna, in collaborazione con In-Out Risk Management e Cassa Padana, e patrocinato da ANRA e Cineas.

Il convegno ha riscosso un enorme successo e la partecipazione di imprenditori, manager, liberi professionisti ha dimostrato come la cultura del risk management non sia e non debba essere appannaggio delle grandi imprese, ma debba invece essere visto come strumento competitivo soprattutto dalle Piccole e medie imprese. La Valle Camonica ha dimostrato che tutto ciò è possibile, che in molti sono pronti a comprendere il messaggio di Anra anche nelle realtà più piccole, quelle su cui si fonda il tessuto imprenditoriale italiano.

Il processo di risk management non deve essere visto come un sistema di regole o un incremento della burocrazia, i numeri confermano i reali vantaggi economici e competitivi che porta all’interno delle aziende. Flessibilità e rapidità di decisione rimangono fondamentali, l’imprenditore deve continuare a fare quello che sa far bene, fare impresa, tocca a noi aiutarlo ad acquisire i rischi con maggior consapevolezza , aiutarlo a saper distinguere il percepito dal reale ossia i rischi veri da quelli dettati dall’ansia. Anche acquisire pochi rischi potrebbe essere negativo per un azienda, che potrebbe lasciarsi scappare delle opportunità di business

Risultati dell’Osservatorio condotto da Assocamuna, in collaborazione con In-Out Risk Management e Cassa Padana, e patrocinato da ANRA e Cineas. L’Osservatorio è stato inviato a 845 contatti, con una risposta del 10,4% (88 risposte). I risultati sono così suddivisi:

SENSIBILITA’ AI RISCHI
Dopo aver effettuato una sezione anagrafica per poter delineare il profilo delle aziende partecipanti sono state effettuate delle domande legate alla professione del Risk Management, domande volte a comprendere quale sia la sensibilità alla gestione del rischio per gli imprenditori.

Quale significato dai alla parola Rischio?
Il Rischio viene spesso “confuso” o “contaminato” da varie accezioni differenti e contrastanti: per questo motivo abbiamo deciso di iniziare chiedendo direttamente agli imprenditori quale significato danno alla parola rischio.

Quale significato dai alla parola rischio? Pensi che il rischio debba essere in qualche modo gestito e controllato?
Il 92% dei partecipanti afferma che il rischio deve essere gestito e controllato, solamente un 2% dice che non deve essere gestito e un 6% che debba essere gestito in parte.

Nell’azienda i rischi vengono analizzati, misurati e gestiti?
Le risposte sono così suddivise:
- Il 34,6% afferma di effettuare una gestione in modo strutturato
- Il 48,1% definisce la gestione parziale
- L’ 11,5% afferma di non effettuare nessuna gestione
- L’ 1,9% afferma di non ritenerlo necessario
- L’ 1,9% afferma che non sapeva di doverlo fare

Pensi che il rischio debba essere in qualche modo gestito e controllato?
Sì, in modo strutturato: 34,60%, No; 11,50%
Parzialmente: 48,10%
Non lo ritengo necessario: 1,90%

Nell'azienda i rischi vengono analizzati, misurati e gestiti?
Il 40% ha affermato di non mettere in atto una gestione dei rischi per il costo troppo alto, il 30% perché “non è mai successo nulla quindi non serve”, il 20% perché non sapeva di doverlo fare, mentre un 5% afferma di non farlo perché “non porta benefici” e il restante 5 % perché ritiene di non essere esposto a rischi.

Chi si occupa di gestire i rischi in azienda?
Alle imprese che svolgono una gestione dei rischi è stato chiesto quale figura fosse deputata a tale attività. La predominanza delle risposte riporta il titolare come figura di riferimento (71,2 %), in seconda battuta al RSPP (28,8 %) e Responsabile Amministrativo (23,1 %). Rimangono invece più distaccati agente di assicurazione, legale e commercialista al 13,5 % e solo al 5% il broker di assicurazione.

Chi si occupa di gestire i rischi?
Successivamente sono state individuate verso quali rischi le aziende sono più sensibili. Prevale l’attenzione alla parte “credito”, quindi verso il ritardo dei pagamenti o l’interruzione di attività (63,5 %). Seguono a ruota i difetti del prodotto (46,2 %), l’incendio (44,2 %), la perdita di una figura strategica (38,5 %), i fornitori e l’inquinamento (28,8 %), il ricambio generazionale (21,2 %) per chiudere con innovazione tecnologica (15.4 %) e trasporti (11,5 %).

Quali risultati ti aspetteresti da un processo di Risk Management nella tua azienda?
La richiesta era su quali vantaggi gli imprenditori si aspettano da un processo di Risk Management nelle proprie aziende. Al primo posto viene indicato un miglioramento gestionale ed organizzativo (67,3 %), seguito dall’ottenimento di una maggior tutela del patrimonio aziendale (48,1 %) e una ottimizzazione del costo dei rischi (42,3 %); leggermente distaccati troviamo l’adempimento alle normative vigenti (26,9 %), una aumentata tutela dei lavoratori e una ottimizzazione dei processi produttivi (25%), una maggior tutela del legale rappresentante (21,2 %), una riduzione del premio assicurativo (15,4 %), migliori condizioni di accesso al credito (13,5 %) e una riduzione degli insoluti (11,5 %). Resta un 1,9 % di rispondenti che afferma di non voler in ogni caso attuare un processo di Risk Management.