È aperto davvero a tutti, non solo a chi ha qualche anno sulle spalle, ma anche a chi, con loro, vuole condividere un po’ di tempo".
Una nuova casa della comunità, “dove sentirsi libero” recita lo slogan che accompagna il lancio del nuovo spazio “ripensato nell’ambientazione e nei colori - le parole del sindaco Matteo Rivadossi (nella foto) -. Avrebbe dovuto aprire già tempo fa, poi il covid ha fermato il progetto e i sogni che custodiva, ma ora finalmente è realtà”. Un progetto corale, “nato proprio dall’esigenza intercettata in paese di trovare un posto da condividere, che non fosse un bar ma nemmeno un luogo di vecchia concezione”.
Ci hanno lavorato tante persone, con sensibilità diverse per dar vita ad un posto che possa rispondere a più esigenze, “per questo i grazie da dire sono tanti –ancora il sindaco-: a chi all’interno della mia squadra ha dedicato tempo per far quadrare tutto, a chi ha curato lo sviluppo e la nascita di questa nuova casa dei bornesi, all’associazione “La Gazza” e a chi la terrà aperta”.
È un invito a tutti, perché ai volontari che già sono in campo se ne aggiungano altri, così da moltiplicare le forze e renderlo un posto dove anche i giovani possano trovare spunti e spazi per condividere. “Davvero un nuovo modo - chiude la Paradies - di intendere il vecchio centro anziani. La terza età sarà protagonista ma a lei è richiesta una partecipazione attiva”.