Ha chiesto quindi se sono previste stazioni di test aggiuntive. Se viene esteso l’obbligo del Green pass, ci vuole pianificazione.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freihiet) ha ringraziato l’assessore Widmann di aver chiarito che si riferiva a “popolazione vaccinabile”, perché questo è importante e rende evidente che la provincia non è l'ultima della classe. La Giunta del Tirolo ha segnalato che un terzo degli ospedalizzati ha dato due inoculazioni: questo dimostra che si deve essere cauti nonostante la vaccinazione, bisogna dirlo alla gente perché altrimenti non osserva più le precauzioni necessarie. Importante è continuare a mettere a disposizione i test, anche ai vaccinati. Anche il comportamento dei media è importante: a volte viene imputata alla popolazione di un’intera vallata un comportamento che riguarda piccoli gruppi; non è giusto indicare gruppi di capri espiatori, la politica deve intervenire.
Anche Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha evidenziato che ci sono persone vaccinate che però vorrebbero essere sicure di non poter trasmettere il virus, per questo sarebbe opportuno offrire la possibilitá di fare temponi. Strategia vaccinale e informativa vanno bene, tuttavia non è facendo pressione che si riuscirá a convincere chi non si è ancora vaccinato- Anche la stigmatizzazione è da evitare. Bisogna puntare a chi sarebbe disposto a farsi vaccinare, ma solo se si fa un passo nella sua direzione, cercando di capirne le motivazioni.
Paul Köllensperger (Team K), facendo riferimento al rischio di diventare gialli, ha fatto riferimento alle 7 persone in terapia intensiva, di cui 4 stagionali e una proveniente da fuori: se questo pone un rischio di zona gialla con tutti i relativi problemi, non è oil caso di far rientrare gli stagionali nei loro Paesi? Opportuno sarebbe anche uno studio sugli anticorpi., per rilevare il relativo tasso di immunizzazione nella popolazione.
Josef Unterholzner (Enzian) ha chiesto come mai le persone vaccinate non vengono testate, anche se il tasso di contatto è lo stesso di quello dei non vaccinati. In quanto a Israele, è Paese leader nella vaccinazione ma ha tantissimi ricoveri, in val d’Ultimo ci sono pochi vaccinati e pochi ricoveri. L’anno scorso c’erano 69 contagiati, quest’anno 504 nonostante il tasso di vaccinazione. Bisogna trarne le dovute conclusioni, senza puntare sui vaccini quale unica via d’uscita, bisogna promuovere il dialogo e riconoscere le vittime da vaccino. Propaganda e pressione creano una contropressione, ci vorrebbe un dialogo. I vaccinati sono contagiosi quanto i non vaccinati.
Franz Ploner (Team K) ha chiesto perché i raccoglitori di frutta potevano entrare senza documentazione che fossero testati, vaccinati o guariti. Sew venivano vaccinati ora, ci volevano settimane prima dell'effetto protettivo. I test nasali avevano dato l’anno scorso falsi positivi, con i PCR c’era più sicurezza. LA danimarca non aveva abbandonato le misure per via del tasso vaccinale, ma per via della diffusione del virus, che anche l’Inghilterra usava come criterio: lo poteva assumere anche l’Alto Adige.
Ulli Mair (Die Freihietlichen) ha segnalato la necessità di sostenere finanziariamente i pazienti Long covid, cosa opra possibile solo se si sono contagiati sul lavoro. Bisogna essere più flessibili.
Fratelli d’Italia, facendo riferimento alle dichiarazioni di Kompatscher sulla volontà di proseguire sulla strada del green pass, ha fatto riferimento a importanti distinguo a livello nazionale, chiedendo se a livello provinciale la posizione è unanime o diversificata
Il presidente della provincia Arno Kompatscher ha chiarito che l’Alto Adige ha una quota di vaccinati simile a quella di Austria e Germania; anzi: superiore, nelle zone rurali. Tuttavia, in Italia la quota è più bassa. la si vorrebbe più elevata. Vero è che bisogna mantenere toni pacati, ma il messaggio deve essere chiaro, non bisogna nascondere i fatti i dati scientifici, senza compromessi. Non è proprio vero che vaccinati e non vaccinati sono ugualmente contagiosi, come ha detto Unterholzner. I dati sono trasparenti e non c’è niente da nascondere, ma è chiaro che quando la quota di vaccinati sará il 99%, aumenterà anche la quota di vaccinati tra i ricoverati. nessuno ha mai detto che il vaccino protegge al 100%. Il Green Pass è lo strumento per la libertà, questo l’aveva detto Luca Zaia. Sarebbe difficile riportare a casa i raccoglitori stagionali gravemente malati, dopo averli fatti venire: l'Alto Adige ha più mobilità da altri Paesi, e questo ha anche un effetto sull'incidenza - questo è noto anche a Roma; inoltre, non può decidere autonomamente come la Danimarca. L’Alto Adige comunque non è lontano dalla quota di vaccinati danese del 70%. in quanto ai pazienti long , questo problema non è ancora risolto, ma riguarda INPS e INAIL che devono chiarire le rispettive competenze. la Giunta ha detto oggi che avrebbe accolto i segnali da Roma, in relazione alle decisioni di giovedì in merito al Green pass, ma bisogna vedere in che direzione si andrà.
L’assessore Thomas Widmann, esprimendo stima per Unterholzner come imprenditore e sportivo, ha detto di essere su posizioni opposte riguardo al vaccino. Si è detto contro l'obbligo vaccinale, una pressione che provoca contropressione, ma a favore di libertà e quotroresponsbailità e ottimista sulle decisioni della popolazione altoatesina: capisce che una madre che allatta non voglia farsi vaccinare, anche se la scienza dice che non ci sono problemi, ma in altri casi no. Perciò SI punta sull'informazione ma anche sul contributo dei consiglieri. Essere vaccinati non vuol dire avere carta bianca, ma chi è vaccinato ha una possibilità più grande di non finire in terapia intensiva. In quanto agli anticorpi, per ora nessuno tiene conto di questo parametro, ma forse si va in questa direzione. Per diventare zona gialla serve che il 10% ei posti in terapia intensiva siano occupati, ma in breve tempo potrebbero essere disponibili 500 posti letto, il che richiede 50 ricoveri intensivi; se si considerasse solo l’incidenza, l’Alto Adige sarebbe già arancione. Il test salivare proposto da molti è più preciso, ma richiede 24 ore, e l’Alto Adige potrebbe gestirne al massimo 5.000 al giorno; la Svizzera se ne sta allontanando.