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Berzo Inferiore, intervista al sindaco Bontempi: "Tanti progetti realizzati, è cresciuto il senso di appartenenza"

Berzo Inferiore (Brescia) - Cinque di amministrazione vissuti intensamente, interventi per superare le emergenze (Covid e caro bollette) e tanti progetti avviati e conclusi. Alla scadenza del mandato amministrativo abbiamo intervistato Ruggero Bontempi (nella foto) il sindaco di Berzo Inferiore (Brescia) alla guida della civica "Insieme per Berzo".


Sindaco Bontempi, come giudica questi cinque anni?
"Nonostante le mille difficoltà dovute ai numerosi eventi eccezionali che abbiamo dovuto affrontare sono molto soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati ottenuti. E’ stato necessario mettere in campo tante energie, ma la preparazione della squadra di amministratori ha permesso di individuare sempre in anticipo le migliori soluzioni da attuare. Un gruppo di persone che hanno saputo amministrare senza fare alcuna differenza tra le persone, che ha saputo stare vicino alle persone in difficoltà e ha saputo dialogare serenamente prendendo le decisioni all’unanimità.


E’ cresciuto moltissimo il senso di appartenenza e la consapevolezza che Berzo Inferiore è diventato un bel paese nel quale la gente ha molti servizi a disposizione".


Due le emergenze degli ultimi anni, Covid e caro bollette, come le avete affrontate?
"Nonostante il Covid abbia colto impreparata tutta la nazione, noi riteniamo di aver gestito molto bene l’emergenza grazie al costante coordinamento con le associazioni di volontariato, Protezione Civile, medici di medicina generale, Farmacia e attività commerciali. Queste ultime sono state veramente una grandissima risorsa che ha permesso alle persone positive al Covid di poter avere a domicilio ogni tipo di bene e servizio durante tutta la durata dl lockdown. Abbiamo costantemente garantito un’informazione precisa e puntuale alla cittadinanza per meglio comprendere l’evoluzione della pandemia, fornito più volte gratuitamente a tutte le famiglie e attività commerciali le mascherine e guanti, visiere protettive al personale socio-sanitario della nostra RSA sempre prima che arrivasse l’obbligo di utilizzo dal Governo. Questo ha certamente aiutato i nostri cittadini a limitato diffusione del contagio. Non ultimo, il Comune ha fatto sentire la propria vicinanza accertandosi direttamente delle condizioni di salute delle persone positive".


Ciclo idrico integrato, qual è la posizione della sua Amministrazione?
"È stata una vera battaglia, combattuta al fianco della Comunità montana e della maggior parte dei Comuni camuni. La nostra posizione è sempre stata chiaramente a difesa della gestione pubblica di acquedotti, fognature e depurazione, per garantire ai cittadini un servizio il più possibile efficiente con costi più bassi possibile. Le cose non sono state semplici, abbiamo avuto molti problemi, ma siamo sempre riusciti a farvi fronte, con gli amministratori impegnati in prima linea sul campo per trovare soluzioni.

Abbiamo avuto frane che hanno compromesso alcune sorgenti, rotture di acquedotti, riduzione delle portate d’acqua delle sorgenti a causa della pesante crisi idrica, ma siamo riusciti a intervenire sui problemi con tempestività e ad avviare lavori di sostituzione di alcuni tratti di acquedotto ormai compromessi e senza bisogno di accendere nuovi mutui, grazie a contributi straordinari a fondo perduto.


Non solo la concretezza delle opere, ma abbiamo difeso gli interessi dei berzesi anche nei tribunali, attraverso due ricorsi al Tar nei confronti di determinazioni dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale (Ato) di Brescia, da noi ritenute illegittime. Il primo ricorso, risalente a oltre cinque anni fa, è stato ritirato in autotutela dallo stesso Ato, mentre il secondo è in fase di discussione. L’Ato, in sostanza, non ritiene legittimo che il nostro Comune continui a gestire direttamente l’acquedotto e le fognature (il depuratore è già gestito dalla Siv Società idrica di Vallecamonica, partecipata dal Comune) e con le due determinazioni, alle quali ci siamo opposti con i ricorsi, intende obbligare a cedere la gestione alla società Acque Bresciane, con tariffe molto più alte rispetto a quelle attualmente da noi applicate.


La battaglia dura da molti anni, abbiamo chiesto a Regione Lombardia di creare un Ato della Vallecamonica per avere tariffe più basse, nei mesi scorsi qualche importante passo avanti è stato fatto.


E’ uno dei temi delicati che mi ha fatto decidere di ricandidarmi, da fuori dei confini comunali stanno arrivando da mesi spinte fortissime perché si cambi direzione con comportamenti che sono ormai andati oltre il limite del rispetto istituzionale.


Questo dimostra che la nostra scelta è quella giusta, difenderemo gli interessi dei Berzesi fino a quando saremo ad amministrare".


Avete portato avanti numerosi progetti, quali sono quelli più importanti?
"Abbiamo investito moltissime risorse per aumentare la qualità del nostro paese e per offrire servizi sempre maggiori, tutte le opere pubbliche sono legate a un disegno ben preciso che è quello di migliorare la vita dei Berzesi e rendere sempre più attrattivo il paese ai giovani.


Uno dei sogni che abbiamo sempre avuto andrà finalmente a realizzarsi nel prossimo mandato amministrativo con il completamento della riqualificazione sismica ed energetica dell’edificio scolastico e della palestra, che sono parte di un progetto ambizioso ben più grande. Il nostro sogno infatti prevede la realizzazione del primo Campus scolastico della Valle Camonica, sogno che. purtroppo a causa della situazione di crisi internazionale e di un contenzioso con l’esecutore delle opere, ha visto allungarsi i tempi; di questo progetto però potremo dare maggiori dettagli durante la campagna elettorale che sta per partire.


Tutti gli interventi sono stati avviati e vedono un importo complessivo vicino a 8,1 milioni di euro, finanziati per l’86 per cento con contributi a fondo perduto (circa 7 milioni di euro) e per il 14 per cento finanziati con fondi comunali (circa 1,1 milioni di euro)".


E per il futuro? Quali idee per Berzo Inferiore?
"Le nostre idee sono molto chiare e si basano su una visione di lungo termine che ha permesso fino ad oggi di non avere calo demografico. Gli interventi che andremo a realizzare permetteranno di diventare uno dei comuni più attrattivi della Valle Camonica. Vogliamo un comune bello, dove i cittadini vivono bene e dove trovano ogni tipo di servizio. Grazie alla realizzazione della nuova Casa di Comunità (poliambulatori gestiti dall’ASST Valcamonica) Berzo Inferiore diventerà uno dei nove poli sanitari della Valle Camonica: già questo cambierà radicalmente il nostro paese e il modo con il quale ora viene visto da fuori, dovremo prepararci velocemente ad assumere il ruolo di comune che ha una importanza sovracomunale".


di An. Pa.
Ultimo aggiornamento: 17/03/2023 06:00:02
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