L'iniziativa è sviluppata nell'ambito di una strutturata collaborazione tra Consigli delle 4 autonomie speciali di Trento, Bolzano, Trieste e Aosta.
A salutare i convegnisti è stato il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder, che ha evidenziato come serva una base scientifica e giuridica solida e aggiornata per difendere le prerogative autonomistiche di territori speciali sì, ma anche piccoli e periferici come il nostro e quelli del nord.
I lavori - coordinati dal professor Matteo Cosulich - sono iniziati dopo il benvenuto porto dal nuovo preside di Giurisprudenza, Paolo Carta, eletto lo scorso 15 novembre.
Il professor Roberto Toniatti - docente di diritto comparato e componente del comitato scientifico del convegno assieme a Cosulich e a Gianfranco Postal - è entrato nel vivo e ha dimostrato come in tante occasioni del recente passato la sua convinzione che vada rafforzato il ruolo delle assemblee legislative nei sistemi di governo come anche quello trentino, in particolare per il loro prezioso ruolo di controllo sugli esecutivi e di responsiveness, ossia di traduzione delle necessità emergenti dal contesto sociale.
I lavori del convegno, nella sala conferenze di via Verdi a Giurisprudenza, stanno proseguendo con una prima sessione, non prima di una autorevole prolusione in videoconferenza del professor Antonio D'Atena, collegato da Roma Tor Vergata.
Il convegno riprende e si conclude domattina dalle 9 alle 13 con relazioni affidate a Gianfranco Postal, Gianmario Demuro (Università di Cagliari), Antonio Schizzerotto, Massimo Carli (Firenze), Roberto Louvin (Trieste), con il ruolo di discussant svolto dal segretario generale del Consiglio provinciale, Giuseppe Sartori.