-

Attacco all'agricoltura: proposta scellerata da Ue

"Così l'Europa disintegra il suo futuro alimentare"

MILANO - “Siamo di fronte a una proposta scellerata, che fortunatamente è solo un'ipotesi ma che, se confermata, segnerebbe una vera e propria resa dell'Europa sulla sovranità alimentare. Ci avevano detto che l’agricoltura sarebbe stata al centro delle politiche europee, ma il ravvedimento è durato lo spazio di una campagna elettorale. Ora, con un taglio del 20% alla PAC e senza più strumenti per le Regioni, si minaccia la tenuta stessa del settore primario: economia, ambiente, biodiversità e territori verrebbero travolti insieme”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, commentando la proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea.

"Da una parte - conclude Beduschi - ci sono le tensioni sui mercati internazionali, che mettono a rischio la competitività dei nostri prodotti di eccellenza. Dall’altra, l’Europa vuole mettere gli agricoltori nelle condizioni di chiudere. È inaccettabile. Noi non accetteremo mai l’idea che la produzione di cibo venga delegata altrove, magari senza le nostre garanzie di qualità e i nostri controlli. Ci auguriamo che il Parlamento europeo sappia sconfessare questa idea pericolosa".

Ue, Comincioli: disegno Von der Leyen su PAC è piano irricevibile per la nostra agricoltura
“Il disegno voluto dalla Von der Leyen per la prossima PAC, così come emerge dalla presentazione del nuovo bilancio UE, rappresenta un piano irricevibile per la nostra agricoltura leader in Italia, con la Lombardia che può vantare il sistema agro-alimentare più importante a livello nazionale e uno dei maggiori a livello europeo”. Così Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia, commenta il nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034 dell’Unione Europea che prevede la diminuzione delle risorse della Politica Agricola Comune con l’accorpamento delle risorse per lo sviluppo rurale in un fondo unico.

Il taglio del 20% delle risorse della PAC è un disastro annunciato – afferma Coldiretti – Ha vinto la linea politica della Presidente Von der Leyen che ha imposto ai commissari tagli draconiani.
Una scelta contro la quale i giovani agricoltori della Coldiretti hanno dato vita a una protesta parallela tra Roma e il centro di Bruxelles, dove era presente anche una delegazione di imprenditori agricoli lombardi, con cartelli e grandi striscioni raffiguranti la presidente della Commissione che gioca con le stelle simbolo dell’Unione e le scritte “Benvenuti a Vonderland” e “questa non è Europa”.

“In particolare – attaccano il presidente nazionale e il segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo – sono imbarazzanti le parole del commissario all’agricoltura Hansen che dichiara di aver salvato l’80% del budget PAC. Sarebbe stato più dignitoso dimettersi, ammettendo una sconfitta clamorosa con un taglio di un quinto delle risorse precedenti che ha votato anche lui, garantendo l'unanimità".

"Ora tocca ai capi di Stato e di governo che dovranno interrompere il loro silenzio e fermare questa pericolosa deriva autocratica - proseguono i vertici nazionali di Coldiretti - ulteriormente dimostrata da questo bilancio folle. Paradossalmente dobbiamo fare appello alla regola dell'unanimità per salvare la democrazia europea. Se i governi non si opporranno avranno anche loro la corresponsabilità di aver ucciso la politica agricola europea. Ormai è chiaro a tutti che in Europa comanda solo la Von der Leyen, come fa Xi Jinping in Cina, tra l'ignavia e la mancanza di coraggio e di dignità dei commissari. Un disegno mortale per l'agricoltura e per la tenuta democratica dell'Unione, che è sempre più sempre più lontana dai suoi popoli e sempre più vicina alla sua implosione".

"Non possiamo accettare che a pagare il conto di tutto questo siano in particolare le future generazioni, i nostri figli e nipoti – conclude Gianfranco Comincioli, presidente Coldiretti Lombardia – Per questo la nostra mobilitazione come Coldiretti resta forte e permanente. Abbiamo davanti due anni per combattere questa deriva e salvare gli agricoltori: non ci rassegniamo a chi vuole togliere i soldi alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati e rovinare la salute dei consumatori, depotenziando un settore strategico per l'Europa e per l'Italia in particolare, come l'agricoltura e l’agroalimentare”.

Cia agricoltori italiani del Trentino
La proposta della Commissione Europea sul nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034, illustrata oggi dalla Presidente Ursula von der Leyen, prevede un drastico ridimensionamento della Politica Agricola Comune (PAC), con un taglio stimato vicino al 30% delle risorse dedicate al settore. Un colpo durissimo per l'agricoltura europea, già in crisi tra dazi, instabilità globale e concorrenza sleale.

Il Presidente nazionale di CIA-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha definito la manovra un "vergognoso e indicibile attacco all’agricoltura", accusando Bruxelles di mettere in secondo piano la sicurezza alimentare europea a favore di altre priorità, tra cui la crescente spesa per la difesa.
L’agricoltura di montagna sotto minaccia
Tra i territori più penalizzati, l’agricoltura di montagna rischia di pagare il prezzo più alto. A tal proposito, il presidente di CIA-Trentino, Paolo Calovi, ha dichiarato:

“Questi tagli mettono in ginocchio le aree montane, dove produrre cibo è già una sfida quotidiana. Con meno risorse europee, l’agricoltura di montagna rischia l’abbandono e lo spopolamento. Parliamo di presidi fondamentali per l’ambiente, la biodiversità e la sicurezza del territorio. Se l’Europa volta le spalle a questi territori fragili, il danno sarà irreversibile, non solo per chi vive di agricoltura, ma per tutta la collettività”.
Ultimo aggiornamento: 18/07/2025 01:55:57
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE