Ala (Trento) -
Ala ora ha uno stemma moderno: non è un nuovo simbolo, perché rispetta tutti gli elementi della
tradizione, ma è un disegno rivisitato, coerente con la tradizione secolare e al tempo stesso al passo con i tempi e la digitalizzazione. Il logo rivisitato è stato presentato giovedì scorso, 22 maggio, in biblioteca.

La rivisitazione dello stemma – caratterizzato dall'iconica ala – è un ulteriore tassello di un più ampio percorso, avviato ancora nel 2018 durante l'amministrazione del sindaco
Claudio Soini, volto alla riorganizzazione della macchina amministrativa nell'ottica della digitalizzazione e semplificazione delle procedure, portata avanti anche dall'amministrazione del
sindaco Stefano Gatti. La decisione di rinnovare il logo è stata dettata sia da motivi pratici – avere uno
stemma vettoriale, utilizzabile in tutti i formati, condivisibile su internet con un file agile e che ingrandito non perdesse mai in qualità – sia per dare seguito al percorso fatto negli ultimi anni ad Ala, con un Comune che ha introdotto numerose innovazioni nella sua organizzazione, con una forte spinta alla digitalizzazione.
“Un percorso iniziato durante il mandato da sindaco del mio predecessore, Claudio Soini – ha detto il
sindaco Stefano Gatti – nel quale abbiamo introdotto, inserendolo anche nel nuovo statuto, la semplificazione delle procedure, la digitalizzazione, per dare risposte concrete ai cittadini. Lo stemma non è stato toccato nelle sue parti fondamentali, è stato rivisto per renderlo moderno, per essere più facile da utilizzare in tutti i formati, digitali e su carta, spendibile in tutte le dimensioni senza mai perdere qualità”.
Una scelta riconosciuta e sottolineata anche dal presidente del consiglio comunale, Gianni Saiani: “Non è un cambiamento, ma un passo avanti – ha detto – è stata un'operazione di valorizzazione dello stemma comunale attraverso la vettorializzazione, con una forma moderna e funzionale, in cui viene mantenuto inalterato il significato simbolico, ma dandogli una resa visiva più pulita. La continuità che si rinnova, la tradizione che incontra l'innovazione”. Era presente anche l'ex sindaco di Ala, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini: “Con un percorso iniziato anni fa quando ero sindaco – ha aggiunto – ora Ala è divenuta laboratorio di innovazione, anche nell'uso dello stemma: le tradizioni vanno mantenute, ma devono sapere innovarsi”.
Lo stemma di Ala con l'ala di uccello è apparso la prima volta nello statuto comunale del 1473, durante il periodo veneziano, come ha evidenziato Mario Azzolini, studioso di storia locale e che ha collaborato per la raccolta del materiale esposto in una piccola mostra a tema allestita in biblioteca. La mostra è stata curata dal personale dello sportello pArLA e dalla segreteria. Lo stemma nei secoli ha visto più versioni e varianti. “Lo troviamo anche – ha precisato Azzolini – scolpito in due fontane della città, quella della Gioppa e quella sul torrente Ala”.
L'autore del restyling è stato il grafico Mirko Piffer. “Il risultato finale è frutto di un serrato confronto con la segreteria comunale. Si passa da uno stemma di tipo pittorico ad uno di tipo grafico. Ho ridisegnato l'elemento principale, l'ala, dandogli ritmo e vitalità con un contorno più preciso, ottenendo una forma semplice e funzionale. Lo stesso è stato fatto con gli altri elementi dello stemma, ovvero la corona di città e le fronde. Queste ultime sono la parte che è cambiata di più, per le quali si è scelto di renderle in bianco e nero anziché a colori per non andare a togliere importanza all'elemento principale, lo scudo con l'ala all'interno”.