Tutte aree interessate da attività di gestione del rischio valanghe nell’ambito del sistema di monitoraggio ed allertamento nazionale e regionale della protezione civile di cui il servizio Meteomont Carabinieri è parte integrante, come previsto dalla normativa nazionale vigente in materia.
Durante il corso sono state svolte lezioni su diversi e numerosi argomenti, sia teoriche in aula che pratiche con uscite in alta quota, tutte finalizzate a far acquisire la capacità di monitorare la stabilità del manto nevoso e valutare il pericolo valanghe locale, su singoli pendii, a supporto dell’elaborazione dei bollettini di previsione valanghe e dei servizi di protezione civile chiamati a gestire le emergenze connesse al rischio valanghe.
Emergenze come quelle verificatesi di recente, a febbraio e marzo di quest’anno, lungo tutto l’arco alpino, a seguito delle tardive ma intense nevicate che hanno determinato un elevato pericolo valanghe e costretto la chiusura di strade con isolamento di diversi centri abitati. Sono stati pertanto attuali gli argomenti trattati nel corso: fisica della neve, test di stabilità, sicurezza, riduzione del rischio, procedure operative di protezione civile, perizie nivologiche, perizie su incidenti, attività di polizia giudiziaria, opere di difesa attiva e passiva dalle valanghe, sistemi di bonifica, cartografie valanghe, pianificazione territoriale, ruolo delle foreste.
Il corso è stato organizzato e diretto dal Ten. Col. Vincenzo Romeo, Capo del Centro Nazionale Meteomont del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi, con 30 anni di esperienza , in collaborazione del Distaccamento Scuola di Auronzo di Cadore, comandato dal Ten. Giancarlo Caprini, che ha garantito il supporto logistico oltre che l’intervento di personale altamente qualificato nel settore sci-alpinistico e del soccorso in montagna insieme al personale con elevata e diversificata esperienza nel settore neve e valanghe del Servizio Meteomont Carabinieri proveniente da diverse regioni alpine.