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Coldiretti Bolzano in assemblea: bilanci e nuove sfide

Dalle mobilitazioni di Bruxelles, di Trento e del Brennero alla battaglia per difendere il cibo Made in Italy

Renon (Bolzano) - Dalle battaglie contro il cibo artificiale partita lo scorso anno dal Brennero allo “stop” alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani, passando per il tema dei grandi carnivori e la difesa della zootecnia, senza dimenticare il grande evento che ha celebrato gli 80 anni di Coldiretti. E’ stata un’assemblea partecipata e ricca di spunti quella di Coldiretti Bolzano che si è tenuta a Renon.

La relazione del presidente provinciale Luca Rossi ha anticipato la votazione del bilancio, che è stato approvato all’unanimità dei presenti. Tra gli interventi quello del presidente regionale di Coldiretti Gianluca Barbacovi e del direttore Enzo Bottos, oltre che dell'ing. Martin Ausserdorfer, Direttore dei lavori del Tunnel del Brennero.

Il presidente Rossi ha voluto “ringraziare i colleghi Consiglieri Provinciali, il Direttore, tutti i collaboratori e, non per ultimi, i tanti soci, che anche in quest’ultimo anno ci sono stati vicini con la consapevolezza che, solo uniti, si potranno vincere ulteriori e necessarie battaglie”.

Un passaggio fondamentale ha riguardato le importanti mobilitazioni avute luogo nel 2024 che hanno portato migliaia di agricoltori a Bruxelles, a Trenbto davanti al Palazzo della Reggione e al Brennero, e hanno dato il via alla raccolta di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini ed il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’UE.

È partita proprio un anno fa dal Brennero -ha ricordato Rossi- la nostra grande mobilitazione per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. Una proposta sostenuta da diecimila agricoltori provenienti da tutta Italia che, in due giorni, sono giunti alla frontiera, assieme a centinaia di agricoltori del Trentino Alto Adige, e che grazie alle operazioni delle forze dell’ordine hanno potuto verificare il contenuto di tir, camion frigo, autobotti in ingresso in Italia. Davanti all’invasione di prodotti stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore noi chiediamo maggiori controlli per bloccare le truffe ai danni dei cittadini”.

Come detto, tra molti gli argomenti trattati nel corso della mattinata.

Il 26 febbraio 2024 Coldiretti Trentino Alto Adige era presente insieme alle altre delegazioni nazionali a Bruxelles in occasione della grande manifestazione che ha coinvolto migliaia di agricoltori, guidati dal presidente nazionale Ettore Prandini.

Coldiretti è scesa in piazza con i propri rappresentanti territoriali, con i Giovani e le Donne, e partecipando al corteo che dalla stazione Luxembourg ha raggiunto Rue de la Loi, a pochi passi dal Parlamento europeo, in occasione del Consiglio dei Ministri agricoli sulla proposta di semplificazione della Pac.

Proprio davanti alle istituzioni europee Coldiretti ha ribadito il proprio “stop” alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani, chiedendo di incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l'aumento dei tassi di interesse, garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali e cancellare definitivamente l’obbligo dei terreni incolti.

Abbiamo chiesto alla Commissione di dare seguito alle iniziative annunciate sullo status del lupo come specie protetta. Un intervento necessario per proteggere i cittadini, ma anche salvare le migliaia di animali al pascolo, pecore, capre, mucche uccisi lungo tutta la Penisola, dove la presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti che hanno costretto alla chiusura delle attività e all’abbandono della montagna. In data 8 maggio 2025, il Parlamento europeo ha deliberato a larga maggioranza il “declassamento del lupo” da strettamente protetto a protetto”.

“Sulla carne sintetica – ha ricordato Rossi- la maggioranza dei paesi europei ha espresso un chiaro no, mentre la scienza va avanti. Tutti gli “argomenti” sostenuti dai favorevoli alla nuova dieta alimentare “creata” in laboratorio sono stati platealmente sconfitti. In nome della scienza, infatti, un’agguerrita pattuglia, che certo non rappresenta i cittadini che in gran parte si erano dichiarati contrati ai cibi in provetta, aveva attaccato frontalmente la Coldiretti “rea” di aver acceso la luce su un business che rischiava di lambire anche l’Europa nel più assordante silenzio.
La Coldiretti è finita sotto attacco, accusata di oscurantismo perché avrebbe tentato di fermare la ricerca. Nessuno dei denigratori ha avuto l’onesta intellettuale di riconoscere invece il vero lavoro portato avanti dalla principale Organizzazione agricola europea e cioè intanto di capire i processi di lavorazione. Da soli abbiamo raccolto le firme in tutta Italia in oltre duemila Comuni, coinvolgendo tutte le regioni, e abbiamo convinto i parlamentari di tutti i partiti. Uno schieramento ampio di oppositori di cui il Governo non poteva certo non tenere conto. E così la legge è arrivata al traguardo. E ora la Commissione Ue deve prendere atto della bocciatura da parte della maggior parte dei Paesi di latte, carne e pesce realizzati nei bioreattori”.

Altra grande mobilitazione si è tenuta nel 2024 a Trento. “Siamo scesi nuovamente in campo -ha affermato Rossi- con una grande mobilitazione davanti alla Sede della Regione per sensibilizzare le istituzioni sui temi più urgenti per il settore agricolo. Erano oltre 1000 gli agricoltori presenti in piazza, con i mezzi agricoli e gli animali presenti a simboleggiare il lavoro nei campi e negli allevamenti, sempre più a rischio a causa della fauna selvatica sempre più fuori controllo e di una burocrazia che anziché velocizzare, causa ritardi e problemi alle aziende con inevitabile perdita di produttività. Abbiamo chiesto risposte concrete e immediate rispetto alla problematica dei grandi carnivori e dei cinghiali, una minaccia sempre più pressante per i nostri pascoli, ma anche per la sicurezza delle persone, e per l'impatto che questo fenomeno dilagante avrà sugli altri settori economici. Gli attacchi sempre maggiori stanno creando enormi difficoltà agli allevatori e agli agricoltori, compromettendo non solo il loro lavoro ma anche la tranquillità delle nostre comunità montane”.

Rossi ha quindi ricordato il discorso sentito, non di forma, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto fare in occasione delle celebrazioni degli 80 anni della Coldiretti. Il presidente ha fatto riferimenti alla storia e alla Costituzione italiana, con il riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dalla Coldiretti nel processo di pace, sviluppo e libertà del nostro Paese. Applausi a scena aperta e standing ovation quando il Capo dello Stato ha ringraziato gli agricoltori per il determinante contributo offerto durante il periodo della pandemia. Ma anche Mattarella ha applaudito più volte. Nel medesimo appuntamento è partita la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio. Già raccolte 300mila firme nei mercati e tra i cittadini con i gazebo Coldiretti, oltre 20mila nella nostra Regione.

Non poteva mancare infine un riferimento alla recente mobilitazione di Parma, con oltre ventimila agricoltori della Coldiretti arrivati da tutta Italia per difendere la salute di tutti i cittadini. Un grande corteo pacifico non di protesta, ma a difesa soprattutto delle nuove generazioni, guidato dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, partito dal parco 1° maggio della cittadina per raggiungere la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare. A supportare la mobilitazione, anche la campagna digitale #facciamoluce, per informare i consumatori sui potenziali rischi di questi prodotti e promuovere un’alimentazione consapevole, radicata nella tradizione agricola italiana. Attraverso sticker simbolici a forma di lampadina e contenuti mirati, l'iniziativa invita a riflettere su ciò che arriva sulle nostre tavole e a dare voce ai dubbi sollevati dalla comunità scientifica.

A concludere l’intervento, uno sguardo al futuro: “La nuova PAC, i Regolamenti Emissioni e Fitofarmaci, la battaglia per l’obbligo di origine in etichetta degli alimenti, rimangono alcune delle battaglie imprescindibili che porteremo avanti anche con il potenziamento dei nostri Uffici a Bruxelles. Sarà ora essenziale tradurre in fatti concreti le aperture venute dopo le mobilitazioni della Coldiretti a Bruxelles per chiedere una decisa svolta rispetto a un approccio ideologico che ha causato gravi danni a tutto il mondo agricolo. Nel nuovo anno sarà importante sostenere e difendere il settore zootecnico, che vive un momento di difficoltà, anche con campagne di informazione sensibilizzazione verso i consumatori. Per quanto riguarda l’agricoltura, sarà necessario attivarsi per arginare il fenomeno del calo dei consumi, come il vino e la frutta. Tutti questi temi richiedono il nostro massimo impegno. Sarà fondamentale il contributo di tutti i soci di Coldiretti Trentino Alto Adige a unirsi ancora una volta alle nostre battaglie per difendere l’agricoltura e la salute dei consumatori. Partecipare attivamente alle iniziative della nostra Organizzazione significa non solo tutelare il presente, ma garantire un futuro sostenibile e competitivo per la nostra agricoltura”.
Ultimo aggiornamento: 29/05/2025 08:16:09
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